Le calunnie medioevali dell’Autorità Palestinese

Azzime fatte col sangue, pozzi avvelenati, complotti alla Protocolli di Sion: ecco come si nutrono intere generazioni nell’odio e nell’ignoranza

Due delle più devastanti calunnie dell’antisemitismo medioevale sono state rilanciate di recente dall’Autorità Palestinese allo scopo di alimentare l’odio verso gli israeliani.

Lo scorso luglio il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese ha scritto che gli ebrei usano il sangue dei bambini palestinesi per preparare il pane azzimo pasquale. E il mese scorso la TV ufficiale dell’Autorità Palestinese ha riportato in auge un un’altra calunnia del più vieto antisemitismo medievale rilanciando l’accusa secondo cui Israele avrebbe deliberatamente “immesso veleno” nelle sorgenti idriche palestinesi come una “strategia di guerra” durante la recente operazione anti-terrorismo nella striscia di Gaza.

Entrambe le calunnie – l’uso del sangue per le azzime e l’avvelenamento dei pozzi – sono vecchie conoscenze: vennero usate a lungo nel Medio Evo per promuovere odio e repulsione verso gli ebrei, e sono all’origine dell’assassinio di migliaia e migliaia di ebrei innocenti. Infatti per generazioni popolazioni non ebraiche sono spinte a considerare giustificato il massacro di intere comunità ebraiche nella convinzione che gli ebrei volessero realmente avvelenare i pozzi e martirizzare bambini non ebrei.

Conduttore in studio del notiziario della TV dell’Autorità Palestinese: «Gli esperti idrici hanno messo in guardia sulle conseguenze dell’attacco da parte dell’occupazione [Israele] ai pozzi d’acqua a causa del suo uso di bombe avvelenate che minacciano la salute pubblica …»

Corrispondente: «La politica di attaccare i pozzi d’acqua è una strategia di guerra utilizzata dall’occupazione [Israele] nella sua aggressione contro Gaza. Non solo la gente è stata privata dell’acqua, ma è stato anche immesso del veleno nelle principali sorgenti, distruggendo l’agricoltura». [TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 24.9.14]

 

Lo scorso luglio Al-Hayat Al-Jadida, il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, ha scritto che gli ebrei durante la Pasqua offrono al loro Dio “sacrifici in forma di matzà (pane azzimo) fatta col sangue dei nostri figli”. La calunnia medioevale – contenuta in un articolo dello scrittore Yahya Rabah che pubblica regolarmente sul quotidiano dell’Autorità Palestinese ed è membro del Comitato direttivo di Fatah nella striscia di Gaza – viene presentata come giustificazione per il lancio di razzi contro civili israeliani durante la recente guerra fra Israele e Hamas.

«Non abbiamo nulla di cui parlare con questi assassini israeliani, che si spingono oltre ogni misura coi loro crimini e il cui Dio, chiamato il Signore degli eserciti, pretende, secondo i Protocolli dei Savi di Sion, che durante la Pasqua gli si offrano sacrifici in forma di matzà fatta col sangue dei nostri figli. Non abbiamo nulla con cui avviare un dialogo tranne i nostri razzi». (Al-Hayat Al-Jadida, 12.7.14)

Come non bastasse, a sostegno della calunnia del sangue nel pane azimo pasquale l’articolo del giornale dell’Autorità Palestinese fa riferimento a un terzo elemento classico della diffamazione antisemita, e cioè ai Protocolli dei Savi di Sion, il famigerato falso confezionato e diffuso nel 1903 dalla polizia russa allo scopo di promuovere l’odio verso gli ebrei accusati di coltivare un diabolico piano per soggiogare il mondo. Da cento anni i Protocolli dei Savi di Sion fanno parte dell’armamentario propagandistico di un po’ tutti i movimenti antisemiti, compreso quello nazista.

L’Autorità Palestinese demonizza sistematicamente ebrei e israeliani ricorrendo, fra l’altro, al testo e ai temi dei falsi Protocolli dei Savi di Sion, spacciati per un documento autentico e credibile. Per una documentazione (in inglese) si veda PMW.

(Da: PMW Bulletin, 19.10.14)