Le campagne di menzogne anti-israeliane fomentano il terrorismo

La macchina dell’indottrinamento jihadista non è sola: è spalleggiata dalle bugie contro Israele di mass-media e mondo accademico

Di Ben-Dror Yemini

Ben-Dror Yemini, autore di questo articolo

Ben-Dror Yemini, autore di questo articolo

Da parecchi anni gli ambienti progressisti in Occidente conducono una campagna di istigazione contro Israele e il sionismo. Molti dei mass-media occidentali non esitano a definire il comportamento di Israele verso i palestinesi in generale, e a Gaza in particolare, come genocidio, crimini contro l’umanità e assassinio intenzionale di bambini e civili.

Scomposti proclami contro il sionismo, Israele e gli ebrei, solitamente accompagnati da sfacciate menzogne intimidatorie, sono considerati normali nei circoli più civili e illuminati. E trovano facile ospitalità su testate generalmente considerate serie. Sul quotidiano Independent Israele è stato etichettato come “una comunità di assassini di bambini”. Secondo il sito web di Newsweek, gli ebrei mettono in pericolo la pace mondiale.

Il telespettatore musulmano medio si domanda, comprensibilmente, come i paesi occidentali possano permettere che si consumino impunemente tali crimini, come mai non ci sono molte più sanzioni contro Israele, perché gli Stati Uniti bombardano lo “Stato Islamico” e non Israele, perché i legami economici tra Israele e paesi occidentali non fanno che crescere? Considerando le menzogne che vengono propinate da molti dei principali organi di informazione circa i presunti incessanti crimini di Israele, queste domande sono legittime. Lo spettatore musulmano è infuriato per l’ipocrisia, e non può che esserlo. Vagli a spiegare che si tratta di una montagna di frottole. Vagli a spiegare che il vero problema dei musulmani non è Israele, ma la jihad globale e tutte le sue diramazioni, da Boko Haram ai talebani, da Hamas ad al-Qaeda. Vagli a spiegare che ovunque arrivi la jihad globale, arrivano distruzione, rovine, violenze e stragi. Vagli a spiegare che solo nel 2014 la jihad islamica ha ucciso più di 30.000 persone, per lo più musulmane. Vagli a spiegare che l’islamismo estremista vìola i diritti umani, schiaccia le donne e le minoranze, instaura un regime oppressivo e soffocante che si traduce in centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi.

Demonizzante propaganda anti-israeliana

Demonizzante propaganda anti-israeliana

Tutte queste spiegazioni non servono, perché quando si tratta di mass-media globali si riceve l’impressione opposta: 2.000 persone uccise in Nigeria da uno dei rami della jihad globale si meritano un riferimento del tutto marginale rispetto a un palestinese ucciso dai soldati israeliani mentre lanciava molotov contro le auto di passaggio. E se così stanno le cose sui principali organi di informazione, dalla CNN alla BBC, da Le Monde al New York Times, la situazione è molto peggiore sugli organi d’informazione arabi, a cominciare da al-Jazeera. Israele viene costantemente presentato come il più grande mostro della terra. E il decadente Occidente, che pretende di essere progredito e illuminato, collabora con il mostro. In alcuni casi, questo martellante travisamento incoraggia e giustifica la campagna per il boicottaggio e le sanzioni contro Israele, il cui malcelato obiettivo è negare a Israele il diritto di esistere. In altri casi porta direttamente alle vie di fatto: se il mondo libero è così corrotto, se non si preoccupa della vita dei musulmani e se per di più prende in giro il profeta Maometto, allora l’aggressione contro il giornale Charlie Hebdo è completamente giustificata.

Una martellante macchina di menzogne

Una martellante macchina di menzogne

Uno degli ospiti d’onore su tanti canali occidentali è il più influente intellettuale musulmano in Europa, Tariq Ramadan. Anche in questi ultimi giorni è stato molto presente. Bisognerebbe ascoltarlo. Si dichiara contro il terrorismo. Ovvio che lo dice. Ma subito dopo inizia a fornire giustificazioni al terrorismo. Come è possibile, si domanda retoricamente, che l’Occidente e Israele massacrino i musulmani e nessuno prenda posizione? “Massacrano musulmani”? Ma che diamine: sono i jihadisti che stanno massacrando i musulmani! Epperò l’anguilla Ramadan mette tutti fuori strada: ogni due frasi, una è una distorsione, un inganno, una manipolazione. L’uomo diffonde la sua dottrina praticamente senza essere mai veramente contraddetto. E la sua dottrina contempla principalmente tolleranza e scusanti verso il terrorismo.

Dunque l’Occidente ha la sua parte di colpa: la propaganda di falsità contro Israele si ritorce contro lo stesso Occidente ritratto come un complice dei crimini contro i musulmani. Quanto più i sentimenti anti-israeliani vengono esacerbati dalla campagna di menzogne, tanto più lo sono i sentimenti anti-occidentali. La macchina dell’indottrinamento jihadista non è sola: è sostenuta e spalleggiata dalla campagna anti-israeliana nei mass-media e nel mondo accademico.

Il terrorismo deve essere combattuto. Ma non bisogna dimenticare la propaganda fatta di bugie anti-israeliane: non è colpevole di terrorismo, è solo colpevole di fomentare il terrorismo.

(Da: YnetNews, 13.1.15)

Intervista a Ben-Dror Yemini sul suo ultimo libro “L’industria delle menzogne”, tv israeliana Canale Due, 12.09.2014 (in ebraico con sottotitoli in inglese):