Le scuse di Israele per il tragico incidente al confine con lEgitto

Mubarak: L'Egitto capisce che si è trattato di un incidente involontario.

image_439Il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz, giovedì, mentre era in visita a Roma, ha telefonato al suo omologo egiziano Hussein Mantawi per esprimere profondo rincrescimento per l’incidente occorso nella notte al confine fra Egitto e Israele. Mofaz ha garantito che verrà svolta una rapida ed esaustiva inchiesta sulle circostanze dell’accaduto e ha promesso al ministro egiziano che lo terrà personalmente informato dei risultati delle indagini.
Poche ore prima, nel pomeriggio di giovedì, il primo ministro Ariel Sharon aveva telefonato direttamente al presidente egiziano Hosni Mubarak per porgere le scuse d’Israele per l’uccisione accidentale da parte delle Forze di Difesa israeliane di tre agenti della sicurezza egiziani alla frontiera fra i due paesi. Sharon a spiegato a Mubarak che si è trattato di un incidente e ha promesso approfondite indagini. Secondo quanto riferisce l’ufficio del primo ministro, Mubarak ha ringraziato Sharon per la telefonata e ha detto che l’Egitto accetta le scuse d’Israele e capisce che si è trattato di un incidente involontario. Sharon ha detto poi a Mubarak che è ansioso di incontrare il ministro degli esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit e il capo dell’intelligence egiziana Omar Suleiman, attesi a Gerusalemme per mercoledì della prossima settimana. Mubarak ha espresso la speranza che la cooperazione fra Israele ed Egitto possa continuare e rafforzarsi. Infine Sharon ha espresso al presidente egiziano le condoglianze per la recente scomparsa del fratello, Ahmed Sami Mubarak.
Un portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha ribadito le scuse d’Israele, in arabo, alla televisione Al-Jazeera.
Nella notte fra mercoledì e giovedì tre militari egiziani, erroneamente scambiati per terroristi, sono stati uccisi dal fuoco di un carro israeliano presso Rafah, al confine con l’Egitto. Secondo una prima ricostruzione, i soldati israeliani erano convinti di aver individuato alcuni terroristi intenti a piazzare cariche esplosive nella zona e avevano aperto il fuoco, restando peraltro con la convinzione di non aver colpito nessuno. Poco dopo le Forze di Difesa israeliane ricevevano la formale protesta dalle autorità egiziane per la morte di tre agenti di polizia. L’Egitto ha spiegato che i tre agenti appartenevano alle Central Security Forces, unità paramilitari agli ordini al ministero degli interni.
Maggiori particolari potranno emergere dall’inchiesta che è già stata avviata, ma che è rallentata dal fatto che nella zona, lungo la Philadelphi Route, vi sono effettivamente diverse mine piazzate da terroristi presso le postazioni israeliane. Israele pattuglia la Philadelphi Route tra Egitto e striscia di Gaza in conformità agli accordi di pace provvisori israelo–palestinesi.
Dall’inizio dello scorso mese di ottobre nella stessa zona dove è avvenuto l’incidente le Forze di Difesa israeliane hanno rinvenuto dieci bombe piazzate da terroristi palestinesi. Il 18 ottobre, nella stessa zona, due terroristi venivano individuati e uccisi mentre cercavano di piazzare un grosso ordigno esplosivo presso una postazione di soldati israeliani in servizio sulla Philadephi Route.

(Da: Jerusalem Post, 18.11.04)