L’Unione Europea chiede (finalmente) nuove elezioni palestinesi

I capi missione UE esprimono "preoccupazione" dopo che il presidente palestinese, decaduto da 10 anni, ha sciolto il parlamento, decaduto da 9 anni

Di Tovah Lazaroff, Khaled Abu Toameh

Sede del Consiglio Legislativo palestinese, a, Ramallah. Una seconda sede si trova a Gaza

L’Unione Europea ha esortato l’Autorità Palestinese a indire elezioni, esprimendo preoccupazione per l’assenza di qualsiasi organismo democraticamente eletto nei territori palestinesi, e in particolare in Cisgiordania.

I capi missione UE a Gerusalemme e Ramallah hanno rilasciato lunedì scorso una dichiarazione, dopo che il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha sciolto d’autorità il Consiglio Legislativo palestinese, alla fine di dicembre, affermando che nuove elezioni si terranno entro sei mesi. La manovra di Abu Mazen ha lasciato in pratica i palestinesi senza alcun organismo governativo eletto. “Lo scioglimento pone ufficialmente fine al mandato dell’unico organo di governo eletto dell’Autorità Palestinese – affermano i rappresentanti UE – Uno sviluppo che le missioni dell’Unione Europea considerano con preoccupazione”.

L’Unione Europea non manca di notare che il Consiglio Legislativo palestinese, che comprendeva membri sia di Fatah che di Hamas, esisteva ormai solo di nome: non si era più riunito dal 2007, quando Hamas aveva preso il controllo della striscia di Gaza con un sanguinoso colpo di stato rendendo impossibile la convocazione del “parlamento” palestinese. Tuttavia, osservano i rappresentanti dell’Unione Europea, il mandato del Consiglio Legislativo palestinese svolgeva un ruolo simbolico, anche se il mandato dei suoi membri era scaduto sin dal 2010. Dal canto suo, il mandato di quattro anni di Abu Mazen è scaduto sin dal 2009.

Alla luce della continua lotta di potere tra Fatah e Hamas, la prospettiva che si tengano regolari elezioni in Cisgiordania e nella striscia di Gaza appare remota se non del tutto nulla. L’Unione Europea esorta comunque Fatah e Hamas a ricongiungersi e il governo palestinese ad “adoperarsi per elezioni autentiche e democratiche per tutti i palestinesi”. E aggiunge che tali elezioni democratiche sarebbero di importanza “cruciale” per la “istituzione di uno stato palestinese vitale e sovrano”. L’Unione Europea esorta quindi “tutte le fazioni palestinesi ad impegnarsi in buona fede nel processo di riconciliazione, elemento importante per arrivare alla soluzione a due stati”, e sottolinea che “l’Autorità Palestinese deve riprendere pienamente le sue funzioni governative a Gaza, in quanto parte integrante di un futuro stato palestinese”.

(Da: Jerusalem Post, 21.1.19)