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News

5 Marzo 2021

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ricevuto giovedì il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e la prima ministra danese Mette Frederiksen. In una conferenza stampa a Gerusalemme i tre leader hanno annunciato piani di ricerca e sviluppo congiunti su farmaci anti-pandemia, nonché investimenti congiunti per ricerca e produzione di vaccini di prossima generazione. “L’accesso tempestivo ai vaccini sarà fondamentale per le nostre società negli anni a venire – ha detto Frederiksen – Non possiamo permetterci di essere colti di nuovo alla sprovvista. Ci sono nuove mutazioni, forse ci saranno nuove pandemie e forse nuove crisi sanitarie metteranno di nuovo in pericolo le nostre società. Danimarca e Austria traggono ispirazione dalla capacità di Israele di distribuire le vaccinazioni in modo così efficiente”. Kurz ha elogiato Netanyahu per aver riconosciuto il pericolo della pandemia nelle fasi iniziali e ha detto che gli avvertimenti del leader israeliano “sono forse il motivo principale per cui in Austria abbiamo reagito abbastanza presto”. Netanyahu ha accompagnato i due ospiti europei in una palestra a Modiin (tra Gerusalemme e Tel Aviv), per mostrare il funzionamento del Green Pass che ora consente a persone completamente vaccinate o guarite di partecipare a varie attività, tra cui andare in palestra. “In quattro-cinque settimane finiremo di vaccinare tutti gli ultracinquantenni – ha spiegato Netanyahu – In otto settimane finiremo di vaccinare tutti gli israeliani sopra i 16 anni, con la sola eccezione delle persone che si rifiutano comunque di farsi vaccinare. Israele è il primo paese al mondo a emergere dal coronavirus. Con questo passaporto verde si può andare in ristoranti, teatri, eventi sportivi. E’ così: ne stiamo uscendo”. Netanyahu ha comunque aggiunto che probabilmente si dovrà continuare a indossare le mascherine per un po’ di tempo a causa delle mutazioni del virus. “È meglio stare attenti – ha detto – In fondo è un piccolo prezzo da pagare”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e la prima ministra danese Mette Frederiksen visitano una palestra a Modi’in (clicca per ingrandire)

 

Spettatori nel teatro Khan di Gerusalemme, da poco riaperto per i titolari di Green Pass (clicca per ingrandire)

5 Marzo 2021

Sei università israeliane risultano tra le migliori al mondo secondo la prestigiosa classifica per materie QS World University Rankings. Lo studio annuale ha classificato quasi 14.000 programmi accademici divisi per argomento, in 1.440 università di 85 località in tutto il mondo. “Israele continua a dimostrarsi competitivo su scala globale e più innovativo rispetto alla maggior parte dei paesi concorrenti – ha affermato Ben Sowter, vicepresidente senior dei servizi professionali di QS – Non è un segreto che Israele è uno dei principali centri di innovazione tecnologica al mondo, e che solo Corea del Sud e Giappone producono più innovazioni brevettate per milione di abitanti”. Per le scienze biologiche, l’Istituto Weizmann di Rechovot si è classificato primo istituto israeliano, 75esimo a livello mondiale. Nel campo della matematica, tutte e sette le università israeliane si classificano fra le prime 500 del mondo, guidate dal Technion di Haifa in posizione 66. Il programma israeliano meglio piazzato e quello di studi teologici e religiosi dell’Università di Gerusalemme, classificato 13esimo a livello mondiale.

5 Marzo 2021

In Israele risultavano giovedì “solo” 699 pazienti ricoverati per covid-19 in gravi condizioni, il numero più basso dallo scorso dicembre.

5 Marzo 2021

La città israeliana di Ariel, in Cisgiordania, aprirà uno speciale centro di vaccinazione per i lavoratori palestinesi. Lo ha annunciato mercoledì il sindaco Eliyahu Shaviro, dicendo d’aver ottenuto il benestare del Ministero della Salute. “È importante sottolineare che noi lavoriamo con i palestinesi – ha detto Shaviro – e il fatto che l’Autorità Palestinese non vaccina i suoi abitanti rappresenta un rischio per la salute pubblica”. Shaviro faceva riferimento alle notizie secondo cui l’Autorità Palestinese sta usando i vaccini a sua disposizione per immunizzare politici e star dello sport.

Un’operatrice sanitaria israeliana si appresa a somministrare il vaccino anti-coronavirus a una donna palestinese presso il valico di Qalandia tra Gerusalemme e Cisgiordania (clicca per ingrandire)

5 Marzo 2021

Secondo anonimi diplomatici occidentali citati giovedì all’emittente pubblica israeliana Kan, la decisione della Corte penale internazionale di aprire un’indagine su presunti crimini di guerra commessi da Israele potrebbe mettere in pericolo il futuro stesso della Corte dell’Aia. Le fonti hanno parlato della crescente preoccupazione all’interno della comunità diplomatica per la sempre maggiore politicizzazione della Corte e delle sue indagini. Inoltre, i diplomatici hanno spiegato che amministrazione Usa di Joe Biden era disposta a riconsiderare l’opposizione alla Corte e le sanzioni emesse dall’ex presidente Donald Trump, ma l’annuncio di mercoledì potrebbe influenzare tale propensione. Il Segretario di stato americano Anthony Blinken ha dichiarato giovedì mattina che Washington “si oppone fermamente ed è profondamente delusa” dalla decisione della Corte dell’Aia che “non ha giurisdizione in materia”.

5 Marzo 2021

Intervistata giovedì da Radio Galei Tzahal sulla fuoriuscita di petrolio che ha colpito le coste israeliane, la ministra per la Protezione ambientale Gila Gamliel ha detto: “Il fatto che nessuno sapesse della nave che contrabbandava illegalmente petrolio greggio dall’Iran alla Siria, che ha sversato il petrolio e ha spento il suo radar, è un fiasco che deve essere indagato”. “Poco importa se è stato fatto in modo deliberato o meno – ha aggiunto a Kan Bet Radio il direttore generale del Ministero, David Yahalomi – Un paese ostile che trasporta illegalmente e in modo improprio 45 milioni di barili di petrolio attraverso le acque economiche d’Israele è di per sé deleterio”. Yahalomi ha detto che si stima che dalla nave siano fuoriuscite circa 1.000 tonnellate di petrolio, ma che questo sia solo l’1% del petrolio totale che può trasportare. Il disastro, ha detto, avrebbe potuto essere “100 volte peggiore”. Il danno potenziale in tali circostanze “è una bomba ad orologeria, quindi lo si può chiamare terrorismo ambientale”. Il Ministero della Protezione ambientale ha consegnato il suo rapporto agli organi di intelligence e di sicurezza israeliani, che stanno ora esaminando i risultati.

5 Marzo 2021

Il leader di Ebraismo Unito della Torà, Moshe Gafni, ha affermato che il suo partito non entrerà in una coalizione che non trovi il modo di annullare la recente sentenza della Corte Suprema che riconosce le conversioni praticate in Israele attraverso i movimenti riformisti e conservatori: una presa di posizione destinata a complicare ulteriormente la formazione del futuro governo israeliano, dopo le elezioni del 23 marzo.

4 Marzo 2021

La ministra israeliana della Protezione ambientale, Gila Gamliel, ha affermato che gli investigatori hanno individuato la nave responsabile della massiccia fuoriuscita di petrolio che il mese scorso ha riversato tonnellate catrame sulla costa israeliana. In una conferenza stampa mercoledì sera, Gamliel e il direttore generale del Ministero Rani Amir hanno detto che si tratta della petroliera Emerald, una nave libica di 19 anni che naviga sotto bandiera panamense e trasporta petrolio greggio dall’Iran alla Siria. La nave, che mancava dalla zona da otto anni, il mese scorso ha trascorso diversi giorni nei paraggi del porto siriano di Latakia trasferendo il greggio su navi più piccole. “Riteniamo che la perdita non sia avvenuta durante quei trasferimenti – ha detto Amir – ma in altro momento, o per un malfunzionamento non segnalato o per un rilascio intenzionale vale a dire per una forma di terrorismo ambientale”. Dopo aver lasciato le acque egiziane, la nave ha cambiato la bandiera con quella maltese per nascondere la missione di contrabbandare illegalmente petrolio dal Golfo Persico. Navigava nell’oscurità e con i dispositivi di comunicazione spenti quando ha scaricato i materiali tossici poche decine di km al largo della costa, nella zona economica esclusiva israeliana, ha affermato la ministra Gamliel.

Una volontaria israeliana rimuove catrame dalla spiaggia di Hadera (clicca per ingrandire)

4 Marzo 2021

Lo Sheba Medical Center, il più grande ospedale d’Israele, è stato classificato al decimo posto nella lista dei “migliori ospedali del mondo 2021” pubblicata dalla rivista Newsweek. La classifica, diffusa mercoledì, viene determinata dalla rivista in collaborazione con la società di dati di mercato e di consumo “Statista”. Questo è il terzo anno in cui lo Sheba Medical Center figura nella Top 10 list. “I 2.000 ospedali citati in questo elenco, che copre 25 paesi compresi Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Canada – ha spiegato la direttrice di Newsweek, Nancy Cooper – si distinguono per la loro costante eccellenza, medici illustri, cure infermieristiche di prim’ordine e tecnologie d’avanguardia”.

Sheba Medical Center (clicca per ingrandire)

4 Marzo 2021

Dopo la recente sentenza della Corte Suprema sulle conversioni Reform e Conservative praticate in Israele, ha suscitato vivacissime polemiche nel paese un video pubblicato martedì sera dal partito ultra-ortodosso Ebraismo Unito della Torà in cui si paragonano le persone convertite all’ebraismo dai movimenti non ortodossi a “cani con la kippà”. Il video si conclude con la scritta: “Solo Ebraismo Unito della Torà preserverà l’ebraismo vostro e dei vostri nipoti”. Tra le condanne più dure, quella del leader dell’opposizione Yair Lapid (di Yesh Atid) secondo il quale il video è assimilabile alle campagne antisemite che hanno sempre paragonato gli ebrei ai cani. Lapid, così come Gideon Sa’ar (di Nuova Speranza‎), Avigdor Lieberman (di Yisrael Beitenu) e Meirav Michaeli (del Partito Laburista), è tra i leader politici che hanno preso posizione a sostegno della sentenza della Corte, mentre il Likud (di Benjamin Netanyahu) e Yamina (di Naftali Bennett) hanno critica quella che definiscono una “ingerenza” impropria della Corte Suprema che “mette a repentaglio la Legge del Ritorno”.

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