Ma chi vuole davvero lo stato binazionale?

...quando neanche inglesi e scozzesi riescono a stare insieme senza problemi

Da un articolo di Alexander Jacobson

image_1691Inglesi e scozzesi sono forse impazziti? Qui in Medio Oriente, si sa, c’è qualcosa per cui combattersi. Ma che motivo ci sarà per la tensione nazionalistica fra inglesi e scozzesi, che vivono insieme nel Regno Unito felicemente e prosperosamente? Con grande serietà, autorevoli statisti britannici discutono ultimamente del pericolo di uno smembramento dell’unione fra Scozia e Inghilterra. Secondo alcuni sondaggi, più del 40% (secondo altri, addirittura il 59%) degli abitanti della Scozia è a favore dell’indipendenza. E il 52% degli inglesi replica di vedere con favore l’uscita della Scozia dall’Unione, secondo la logica “noi qui, loro là”. La stampa inglese riferisce preoccupata di tendenze “anglofobe” in Scozia.
Com’è potuto accadere? Dopotutto avevamo sentito che l’Europa si era quasi del tutto sbarazzata del nazionalismo e dei gelosi stati nazionali, e che nel futuro prossimo la vittoriosa marcia del multi-nazionalismo e del post-nazionalismo sarebbe arrivata in Medio Oriente, dove le masse, come tutti sanno, la attendono col fiato sospeso.
Ma, a quanto pare, la notizia della morte del nazionalismo non è ancora arrivata nelle distanti province dove vivono inglesi e scozzesi. Ecco due nazioni che si fronteggiano, entrambe cristiane protestanti, entrambe reduci da un profondo processo di secolarizzazione e molto vicine fra loro con la loro cultura moderna. Due popoli che vivono nello stesso stato da trecento anni, loro rappresentanti siedono nello stesso parlamento e negli stessi governi (e sono stati anche primi ministri). Partecipano allo stesso sistema economico, si sposano fra loro senza difficoltà, vivono negli stessi quartieri, combattono nelle stesse guerre, condividono gli stessi valori di una società moderna, democratica e liberale. E parlano la stessa lingua. Ebbene, tutto questo non solo non ha creato un’identità nazionale comune a questi due popoli, ma può darsi che non sia nemmeno sufficiente per tenerli insieme nella cornice di uno stato condiviso. E questo nonostante si tratti dello stato più liberale e meno nazionalistico della storia, e nonostante gli scozzesi abbiano già ottenuto un’autonomia e un loro parlamento. Non è facile spiegare questo fenomeno, ma la realtà è che la maggior parte delle nazionalità, anche in Europa, aspirano all’indipendenza anche quando vengono loro offerte alternative giuste e ragionevoli.
L’idea di uno stato unico fra fiume Giordano e mar Mediterraneo, nota come ipotesi dello stato binazionale, è stata di fatto promossa dalla destra israeliana che sosteneva la creazione di insediamenti ebraici nei territori. Ma anche una parte della estrema sinistra crede nell’ipotesi binazionale, anche se non può realizzarla. Al di là di ogni argomento, pratico o di principio, c’è una domanda a cui deve rispondere chiunque sostenga questa idea: se essa venisse realizzata, sarebbe davvero uno stato binazionale? Se oggi, centinaia di anni dopo la creazione del Regno Unito, gli scozzesi trovano ancora difficile accettarlo come un’autentica cornice statuale binazionale e uno scozzese su due la considera un’espressione dell’egemonia della maggioranza inglese, è ragionevole pensare che uno stato con una maggioranza araba, nel cuore del mondo arabo-islamico, possa essere autenticamente “binazionale” solo perché ufficialmente definito tale? È chiaro che sarebbe uno stato arabo-islamico sotto ogni punto di vista.
Ma forse c’è qualcuno che crede, dal momento in cui ha adottato uno slogan alla moda che è scollegato dalla realtà persino in Europa occidentale, d’essere esentato da ogni responsabilità rispetto al significato concreto di ciò che propone all’opinione pubblica israeliana.

(Da: Ha’aretz, 28.04.07)

Nella mappa in alto: Regno Unito e Israele sovrapposti nella stessa scala.