Mentre Israele manda aiuti, c’è già chi diffonde calunnie, falsità e miserabili insinuazioni

Gli odiatori seriali anti-israeliani non si fanno scrupolo di sfruttare anche un'immane tragedia pur di dare libero sfogo ai loro pregiudizi

Falsità e miserabili insinuazioni: “Terremoto in Turchia. E’ reale o un’altra arma distruttiva creata dai sionisti. Perché non succede in Israele?”

Lunedì 6 febbraio la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale sono state devastate da due forti terremoti. Come tanti altri paesi, Israele ha reagito inviando immediatamente delle squadre di soccorso per aiutare nella ricerca dei sopravvissuti e nell’assistenza a feriti, traumatizzati e persone rimaste senza casa. Mentre Israele si mobilitava, sui social network si sono anche immediatamente scatenati gli odiatori anti-sionisti e antisemiti, che non si sono lasciati sfuggire nemmeno questa tragica occasione per demonizzare e calunniare lo stato ebraico.

Nel giro di 36 ore Israele ha inviato diverse missioni di soccorso organizzate di vari enti (come United Hatzalah), ma soprattutto dal Comando Fronte Interno delle Forze di Difesa israeliane, che è particolarmente attrezzato per fronteggiare calamità di questo tipo, eventualmente anche con la rapida creazione di ospedali da campo. Inoltre, Israele ha annunciato che, attraverso i buoni uffici di una parte terza, fornirà aiuti anche alla Siria (tende, medicinali, coperte) sebbene si tratti di un paese che non riconosce lo stato ebraico e che si considera in stato di guerra contro di esso. Israele prenderà anche in conservazione la possibilità di accogliere feriti siriani, come ha già fatto durante gli anni più sanguinosi della guerra civile siriana.

La storia delle missioni umanitarie israeliane inizia sin dal 1953 quando lo stato ebraico, sopravvissuto solo cinque anni prima alla guerra per l’indipendenza, inviò aiuti nelle isole ioniche della Grecia colpite da un terremoto. Da allora, Israele ha inviato missioni di soccorso in varie parti del mondo come: Messico (terremoti del 1985 e del 2017), Armenia (terremoto del 1988), India (terremoto del 2001), Turchia (terremoti del 1999 e del 2011), Sri Lanka (terremoto e tsunami del 2004), Haiti/Repubblica Dominicana (terremoto del 2010), Filippine (super tifone del 2013), Nepal (terremoto del 2015), Italia (terremoto del 2016), Albania (terremoto del 2019), Usa (crollo nel 2021 di un palazzo nel sobborgo Surfside a Miami).

Nei tweet (poi rimossi) di Maria Dubovikova, una menzogna che ricorda la famosa calunnia secondo cui “gli ebrei” sarebbero stati preavvertiti e si sarebbero salvati dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre

Ma tutto questo non frena, anzi se possibile aizza ulteriormente il livore degli odiatori pregiudiziali che si precipitano a infestare il web di bassezze e falsità. Queste alcune delle calunnie e malignità lanciate in queste ore contro Israele (segnalate da honestreporting.com):

– CJ Werleman, un giornalista australiano che si presenta come un progressista difensore dei musulmani contro i loro nemici in Occidente, traccia un parallelo tra la distruzione causata dai terremoti e la demolizione da parte di Israele di strutture abusive e abitazioni di terroristi palestinesi.

– C’è chi afferma che il terremoto è stato causato da Israele con un attacco missilistico o qualche altro tipo di arma, aggiungendo la demenziale domanda: “Perché non accade in Israele?”.

– Il propagandista pro-Assad Hadi Nasrallah usa la tragedia del terremoto per sostenere che la Siria non vuole “donazioni” e incolpare l’Occidente, e Israele, di tutti i problemi che affliggono la Siria.

– Altri affermano che le missioni di aiuto internazionale andranno solo in Turchia, e non in Siria, perché il leader turco Recep Tayyip Erdogan è un “servo sionista” (sic!).

– C’è chi sostiene (falsamente) che gli “organi d’informazione sionisti” hanno focalizzato l’attenzione esclusivamente sulla Turchia senza menzionare la distruzione e le morti in Siria.

– Maria Dubovikova, ex editorialista di Al Arabiya, ha diffuso (e poi rimosso) un post in cui si sostiene che Israele ha rilevato il terremoto in anticipo, ma intenzionalmente non ha avvertito la Turchia e la Siria.

– L’ex giornalista Daniel Easterman accusa Israele di inviare squadre di soccorso in Turchia al solo “cinico” scopo di “sfruttare la tragedia per guadagnare capitale politico e migliorare la propria immagine internazionale”.

Il fatto che (finora) queste calunnie e falsità sono circolate solo sui social network non deve tranquillizzare, giacché l’esperienza e vari studi dimostrano che molte persone, soprattutto giovani, usano i media digitali come fonte primaria di notizie, e che i contenuti dei social network possono facilmente influenzare i mass-media tradizionali.

(Da: honestreporting.com, israele.net, 7-8.2.23)