Minacce che non ti aspetteresti a Milano, Italia

Raccolta di firme contro le intimidazioni volte a impedire una settimana di amicizia e cultura.

image_3153«Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, e il presidente della Comunità Ebraica di Milano, Roberto Jarach seguono attentamente e con preoccupazione il susseguirsi di notizie e di dichiarazioni riguardanti la manifestazione “Israele che non ti aspetti”», si legge in un comunicato diffuso martedì a proposito delle gravi intimidazioni lanciate contro la manifestazione in programma a Milano a partire dal 12 giugno: una settimana dedicata alla storia, alla cultura e alla realtà israeliana in Piazza del Duomo. «È in corso – prosegue la nota – un palese tentativo da parte di forze, gruppi e persone animati da preconcetta ostilità verso lo Stato d’Israele di far cancellare, fallire o almeno ridimensionare la portata di questo importante evento che è finalizzato a rafforzare i rapporti di amicizia e collaborazione fra i due Paesi. Le Comunità ebraiche si uniscono per sostenere l’intenzione annunciata sia dalle autorità israeliane sia da quelle italiane di non attuare alcun cambiamento al programma stabilito, sottolineando che i contenuti della iniziativa sono orientati verso la cultura, il progresso, la tecnologia e l’arte, tutti temi che adeguatamente sviluppati possono solo agire positivamente verso la convivenza e la pace tra i popoli, e perché cedere alle minacce equivarrebbe ad assicurare un successo politico a coloro che stanno diffondendo con tutti i mezzi a loro disposizione messaggi di pregiudizio e di odio».

UNA PETIZIONE ALLE AUTORITÀ
La campagna di intimidazione lanciata all’insegna del grottesco slogan “No all’occupazione israeliana di Milano” e la ventilata possibilità che tali intimidazioni inducessero le autorità a spostare la manifestazione da Piazza Duomo in altra sede, ha spinto un gruppo di persone a redigere una lettera aperta indirizzata al neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al ministro degli interni, Roberto Maroni, al presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e al presidente della repubblica, Giorgio Napolitano. Eccone il testo:

«Gentili autorità, come sapete il prossimo 12 giugno è prevista l’inaugurazione a Milano in Piazza Duomo di un padiglione dedicato a illustrare le realizzazioni economiche e le bellezze turistiche di Israele. Essa è corredata da un ricco programma culturale, con conferenze di scrittori, concerti di cantanti, mostre d’arte. La manifestazione, a suo tempo concordata con le autorità competenti, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie. Non si tratta affatto di un’”occupazione”, come scrivono i suoi boicottatori, ma di un momento di scambio culturale che arricchisce la vita culturale della città di Milano. Apprendiamo dalla stampa che la manifestazione è minacciata da estremisti che intendono impedirla per motivi politici, a costo di “mettere a fuoco la città”, cioè di usare la violenza fisica. Queste minacce sono largamente diffuse in Internet, su volantini e manifesti, diffusi in Italia e all’estero. Comunque si giudichino le vicende del Medio Oriente, è inaccettabile che gruppi di estremisti impediscano la libera manifestazione del pensiero, sfidino l’ospitalità dell’Italia, siano decisi a impedire ogni contatto con Israele secondo logiche di apartheid che ricordano i boicottaggi agli ebrei organizzati dai regimi nazifascisti. Noi sottoscritti, appartenenti a diversi schieramenti politici e culturali, con opinioni diverse sul conflitto mediorientale, facciamo appello alle autorità centrali e locali della nostra Repubblica perché non sia consentito impedire nel nostro Paese una libera manifestazione del pensiero e di scambio con un altro paese democratico. Vi chiediamo di intervenire per assicurare il regolare corso della rassegna israeliana a Milano.»

È possibile sottoscrivere questa petizione compilando e inviando il modulo in calce alla pagina:

Unexpected Israel: le minacce non devono vincere!

Martedì, in serata, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, e il presidente della Comunità Ebraica di Milano, Roberto Jarach, hanno dichiarato: «Vogliamo esprimere apprezzamento per il comportamento fermo e coerente tenuto dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e dal questore della città lombarda, Alessandro Marangoni. La decisione di confermare definitivamente lo svolgimento della settimana dedicata a “Unexpected Israel”, un evento culturale già autorizzato e accuratamente preparato, nella Piazza del Duomo di Milano, deve essere da tutti interpretata come un esempio e un segnale che la vera democrazia non è debole, imbelle e tollerante con i violenti. La civiltà non china il capo di fronte alle minacce, ma al contrario rafforza la propria determinazione a pretendere da tutti il rispetto della legalità, della libertà e, in questo caso, il rispetto per un paese amico dell’Italia quale è lo Stato di Israele».