Molto rumore per nulla

Stupore in Israele per i sette studenti di Gaza cui non è stata consegnata la borsa di studio Fulbright

image_2131Funzionari dell’ufficio del primo ministro israeliano hanno espresso sabato sera “viva sorpresa” per le critiche giunte dal Dipartimento di stato americano secondo il quale a sette studenti palestinesi sarebbe stato negato il permesso di uscire dalla striscia di Gaza per usufruire di una borsa di studio Fulbright. Secondo le fonti governative israeliane, il Dipartimento di stato Usa in realtà non ha nemmeno preso contatto con il funzionario preposto presso l’ufficio del primo ministro.
Le fonti sottolineano che presso l’ufficio del primo ministro israeliano esiste un funzionario appositamente incaricato di agevolare l’uscita dalla striscia di Gaza di specifici individui sulla base di ragioni umanitarie. “Israele – aggiungono – ha tutto l’interesse a far sì che i futuri leader palestinesi vadano a studiare nei paesi democratici occidentali. In passato molti paesi hanno preso contatto con noi in questo senso, e noi abbiamo fatto tutto il possibile (compatibilmente coi rischi per la sicurezza) per facilitare lo studio all’estero. Il fatto è che, in questo caso particolare, non siamo stati nemmeno interpellati, dando per scontato che la cosa sarebbe stata impossibile”.
La vicenda è finita sui giornali di tutto il mondo dopo che venerdì una funzionaria del Consolato Usa, Stacy Barrios, aveva dichiarato al Jerusalem Post che il governo americano aveva “ritirato” le borse di studio Fulbright assegnate quest’anno a sette studenti palestinesi perché Israele “non li avrebbe lasciati uscire dalla striscia di Gaza”. I sette hanno ricevuto una lettera che li informava di questa decisione. “I fondi sono stati reindirizzati ad altri destinatari, in altri luoghi, per via della difficoltà di garantire a questi sette il permesso di uscita dalla striscia di Gaza”, aveva aggiunto Stacy Barrios.
Bastava chiedere, è in sostanza la risposta che giunge ora da Gerusalemme. Sabato sera le autorità israeliane hanno confermato che agli studenti sarebbe stato dato il permesso di uscita per ragioni di studio.

(Da: Jerusalem Post, 1.06.08)