Movimento BDS e tv palestinese: fabbriche di falsità e odio contro gli ebrei
La foto di vittime in un lager nazista spacciata per palestinesi uccisi da israeliani batte ogni record di ipocrisia e cinismo: ecco l'indottrinamento che genera spargimenti di sangue

Il tweet del ministro israeliano Amichai Chikli mostra a sinistra il post palestinese con il falso accostamento Tantura-Lager e a sinistra la verità sulla foto del 1945 (clicca per ingrandire)
L’account Twitter ufficiale del Comitato Nazionale Palestinese BDS, che definisce se stesso “la leadership palestinese del movimento globale per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni” contro Israele, ha postato un’immagine spacciata come una foto delle vittime palestinesi del presunto “Massacro di Tantura” del 1948. In realtà, si tratta di una foto scattata in un campo di concentramento nazista.
Con questo post, ha denunciato il ministro israeliano per gli affari della diaspora Amichai Chikli, il movimento BDS ha stabilito un record da Guinness in fatto di ipocrisia, cinismo e antisemitismo con “falsificazione, appropriazione e negazione della Shoà e nuovi attacchi contro il popolo ebraico: pura malvagità”.
Secondo l’Harry S. Truman Library and Museum, la foto spacciata per Tantura è dell’aprile 1945 e mostra decine, forse centinaia di corpi di detenuti morti di fame o fucilati dalla Gestapo nel cortile del lager Nordhausen, un campo di concentramento della Gestapo vicino a Nordhausen, in Germania.
Il tweet è originato da un appello della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) perché la EMBO (European Molecular Biology Organization) trasferisca i suoi workshop fuori “dall’Israele dell’apartheid, compreso quello nel luogo del massacro di Tantura”. EMBO è un’organizzazione di oltre 1.900 ricercatori “che promuove l’eccellenza nelle scienze della vita in Europa e altrove”.
Il presunto “massacro di Tantura” è un evento che avrebbe avuto luogo nel maggio 1948 durante la guerra d’indipendenza d’Israele, quando – secondo una versione molto contestata – alcune decine di combattenti arabi palestinesi sarebbero stati uccisi dalle forze israeliane dopo la resa del villaggio di Tantura, nei pressi di Haifa. Sulla questione dei fatti di Tantura, rilanciata di recente da un controverso documentario di Alon Schwartz, si veda Benny Morris su Ha’aretz (in inglese): “Il mito di Tantura: non ha senso che gli abitanti dei villaggi palestinesi non abbiano mai menzionato un massacro”
(Da: Jerusalem Post, jns.org, 16-18.2.23)
Nella maggior parte dei casi la pubblicistica dell’Autorità Palestinese falsifica e distorce la Shoà minimizzando il numero delle vittime dei nazisti e sostenendo che gli ebrei ne “hanno esagerato” e “gonfiato” il numero per “guadagnare simpatie”.
Ma evidentemente queste calunnie non bastano per l’indottrinamento all’odio anti-ebraico. Di recente, un sedicente ricercatore palestinese ha affermato che il governo nazista organizzò l’addestramento di “combattenti ebrei” insegnando loro a “commettere qui spregevoli atti di omicidio senza provare sentimenti”. Secondo la fanta-storia diffusa dal ricercatore attraverso la tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, i nazisti tedeschi avrebbero deliberatamente liberato dei giovani ebrei dai campi di concentramento e li avrebbero “preparati” a combattere contro gli arabi in Palestina:
Ricercatore e scrittore Aziz Al-Asa: “Molti dei combattenti ebrei durante la nakba provenivano dalla Germania… Furono addestrati a compiere qui atti spregevoli di omicidio senza provare nulla, senza esercitare la loro umanità… Si immagini se i soldati ebrei uccidessero piangendo ad alta voce… Il movimento sionista raggiunse un accordo con il governo [nazista] tedesco che avrebbe preso i giovani dai campi [di concentramento], i giovani ebrei, e li avrebbe addestrati e preparati”.
(Da. TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 4.2.23)
(Da: palwatch.org, 22.2.23)