Mumbai: c’è già chi dà la colpa all’occidente e al sionismo

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

image_2328Il Jerusalem Post si domanda come mai, benché l’attentato a Mumbai fosse chiaramente ed espressamente rivolto contro civili innocenti, gran parte dei mass-media – per lo meno in Gran Bretagna – definiscono gli assassini “militanti” o “miliziani” anziché terroristi. Ribadendo che la terminologia conta, l’editoriale afferma che “il terrorismo è una forma di crudeltà che si è trasformata nel flagello della civiltà moderna, alterandone lo stesso modo di vita e degradandone l’umanità”. Il quotidiano conclude facendo appello alla comunità internazionale, e ai responsabili nei mass-media, perché si eserciti tolleranza zero verso il genere di perversione che si è manifestato a Mumbai. “E il primo passo vitale nell’affrontarlo con efficacia è riconoscere il terrorismo e chiamarlo con il suo nome”.

Ma’ariv suggerisce l’esistenza di una sorta di “terrorismo intellettuale” sottolineando che “i terroristi in India non hanno fatto nessuna dichiarazione. Non ce n’è bisogno: infatti il mondo è pieno di accademici che hanno già incominciato a spiegare che la colpa è da attribuire all’occidente e soprattutto al sionismo”. L’editoriale afferma che “il mondo libero deve svegliarsi. Il primo passo nella lotta contro il terrorismo è la totale eliminazione dell’industria dell’odio: che non abbia più a manifestarsi sotto il pretesto della libertà d’espressione”.

Yisrael Hayom afferma che “quando si parla di terrorismo estremista islamista bisogna ricordare che non si tratta di una struttura gerarchizzata con un centro decisionale, bensì di una sorta di idealismo, in quanto tale capace di motivare e mobilitare molto di più di una struttura coercitiva”.

(Da: Jerusalem Post, Ma’ariv, Yisrael Hayom, 30.11.08)

Nella foto in alto: Sandra, la bambinaia che ha salvato il piccolo Moshe Holtzberg, 2 anni, dai terroristi che hanno ucciso i suoi genitori, io rabbino Gavriel e la moglie Rivka, nella Chabad House di Mumbai, insieme ad altri sei ebrei israeliani