“Nessuno ci toglierà la gioia delle nostre feste”

Come già altre volte, gli israeliani del sud hanno celebrato il Seder di Pesach sotto la minaccia dei razzi da Gaza

La cena del Seder di Pesach nel kibbutz Yad Mordechai, vicino al confine nord della striscia di Gaza (clicca per ingrandire)

Nonostante le crescenti tensioni sulla sicurezza e i rinnovati lanci di razzi palestinesi dalla striscia di Gaza, gli abitanti delle comunità di confine israeliane hanno trascorso la serata di mercoledì come tutti gli altri israeliani, celebrando il Seder di Pesach (pasqua ebraica) con la tradizionale cena di famiglia.

“Si è parlato di cancellazioni, ma alla fine tutti hanno confermato che sarebbero venuti – dice Osher Pizem, della Casa Chabad nella città di confine di Sderot – Da 37 anni ospitiamo decine di persone e abbiamo già avuto serate di Seder sotto allarme. Ci stiamo abituando e niente ci fermerà. Non c’è paura. Sappiamo come festeggiare e allo stesso tempo prenderci cura di noi stessi. Faremo ciò che deve essere fatto, ma nessuno ci toglierà la gioia delle feste”.

Anche la famiglia Levy di Sderot ha celebrato la festività con molti ospiti. “E’ stata una serata piena di gioia – dicono – Non avevamo paura. Abbiamo letto per intero l’Haggadà ed eravamo contenti”.

Al kibbutz Nir Yitzhak, nel Negev nord-occidentale, a un paio di chilometri dal confine con la striscia di Gaza, i tavoli nella sala da pranzo comunitaria sono stati apparecchiati per centinaia di commensali e il programma di spettacoli e canti è andato avanti fino a notte inoltrata. Nelle comunità israeliane prospicienti la parte nord della striscia di Gaza le sirene dell’allarme antiaereo hanno suonato mercoledì sera e di nuovo giovedì mattina, ma la serata è stata comunque piena di gioiosi festeggiamenti.

Anche il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Herzi Halevi, ha trascorso la sera del Seder nei pressi della striscia di Gaza cenando insieme ai soldati della Brigata Givati che presidiano la linea difensiva di fronte all’enclave palestinese controllata dai terroristi di Hamas e del gruppo Jihad Islamica Palestinese sponsorizzato dall’Iran.

(Da: YnetNews, israele.net, 6.4.23)