“Non c’è niente di meglio di un pugnale piantato nella testa di un ebreo”

Ecco i toni e i contenuti della incessante campagna web palestinese per l’intifada jihadista

I social network stanno funzionando come una delle principali fonti di istigazione agli attacchi terroristici in corso in Israele. Lo documentano due recenti rapporti redatti dal Middle East Media Research Institute (MEMRI).

Diversi hashtag come “l’intifada è iniziata”, “terza intifada”, “l’intifada di Gerusalemme”, “l’intifada dei coltelli”, “avvelena il coltello prima di pugnalare” e “macellare gli ebrei” sono stati lanciati di recente nella sui social network in lingua araba allo scopo di diffondere propaganda e incoraggiare ulteriori attentati. “Molti account Twitter utilizzano questi hashtag per esprimere gioia dopo gli attentati definendo invariabilmente “eroi” i loro autori, per minacciare imminenti nuovi attacchi e per incoraggiare altri a realizzare accoltellamenti analoghi”, si legge in uno dei due rapporti che comprende anche una serie di esempi dei post descritti.

 

Un’immagine pubblicata con l’hashtag “intifada dei coltelli” esorta a usare un coltello con lama dentellata, anziché uno a lama liscia.

 

Ai potenziali pugnalatori che usano i social network, questa immagine “anatomica” postata da un account di Gaza sotto l’hashtag “coltellata” indica come rendere più letali possibile gli attacchi

 

Questa immagine di Gerusalemme con una mannaia da macellaio che contiene nella lama la foto di un ebreo religioso è corredata dalla scritta “intifada” e “fate piovere su di loro i vostri coltelli”

 

Il sito Alresalah.net, affiliato a Hamas, ha messo sulla sua pagina Facebook un’immagine che mostra un uomo armato di coltello che si cammina verso due ebrei religiosi fermi a una fermata d’autobus a Gerusalemme. L’immagine presenta l’hashtag “intifada dei coltelli”. Sempre sotto l’hashtag “intifada dei coltelli”, un tweet esibisce l’immagine di un coltello a forma di mappa della Palestina pre-1948 con una bandiera palestinese sul manico. Il testo sull’immagine dice: “Il tuo coltello è la libertà”.

Un’altra immagine postata su Facebook (e successivamente rimossa, ma ripresa nel rapporto. Attenzione: immagine esplicita) mostra la vittima di un accoltellamento con il coltello conficcato nel retro del collo e la scritta: “Operazione accoltellamento. Uomini liberi di al-Aqsa, l’intifada è iniziata. Non c’è niente di più grande di un coltello piantato nella testa degli ebrei”.

Il secondo rapporto di MEMRI si occupa dei post che forniscono video tutorial e suggerimenti “didattici” per effettuare nuovi attacchi sempre più “efficaci” e letali. Un utente da Gaza, utilizzando l’hashtag “coltellata”, ha pubblicato un grafico anatomico con l’immagine di un coltello che indica i punti del corpo da prendere di mira. Diverse pagine Facebook, tra cui quella denominata “Giovane Coalizione dell’Intifada-Palestina”, hanno pubblicato un video che mostra come effettuare un accoltellamento. Un tweet da Gaza con l’hashtag “avvelena il coltello prima di pugnalare” offre istruzioni su come rendere gli attacchi più letali. Dice: “Prima di usarlo, intingi il coltello in un veleno efficace in modo che, se anche il coltello non dovesse fare abbastanza, ci penserà il veleno a completare l’opera”.

(Da: Jerusalem Post, 16.10.15)

 

Un’immagine postata su Facebook sotto l’hashtag “intifada dei coltelli” esorta i palestinesi a continuare a uccidere gli ebrei

 

Un utente Twitter pro-ISIS ha twittato la figura di un terrorista che attacca un soldato sotto l’hashtag: “macellare gli ebrei” e il testo: “Ebrei, stiamo arrivando: le vostre teste marce saranno tagliate dai leoni del califfato, ad Allah piacendo”

 

 

Su Facebook, sotto l’hashtag “intifada dei coltelli”, l’immagine di una lama grondante sangue sullo sfondo di bandiere israeliane insanguinate. La scritta dice: “Stiamo arrivando a macellarvi”

 

Pagina Facebook dal titolo “Mobilitarsi per la terza intifada palestinese” con l’immagine di una lama di coltello sanguinante a forma di mappa della Palestina pre-48, un mitra e la moschea di Gerusalemme. Didascalia: “I metodi sono diversi, gli obiettivi sono gli stessi”

 

Pagina Facebook dal titolo “Il mio hobby è bruciare la bandiera sionista”. L’icona “like” pugnala la Stella di David, accompagnata dalla scritta “intifada dei coltelli”

 

Lama a forma di mappa della Palestina pre-48 con bandiera palestinese sul manico e la scritta “il coltello è la libertà”. Tutta la pubblicistica palestinese usa costantemente la mappa della Palestina pre-48 per indicare l’obiettivo di cancellare Israele dalla carta geografica