Ora i palestinesi chiedono ritiro israeliano oltre le linee del 67

Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliano Giora Eiland.

image_773I palestinesi avanzano richieste territoriali oltre il confine attuale fra Israele e striscia di Gaza. Lo ha detto il capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliano Giora Eiland parlando lunedì alla commissione esteri e difesa della Knesset.
Secondo Eiland, il negoziatore palestinese Mohammed Dahlan incaricato di coordinare con Israele il ritiro dalla striscia di Gaza, gli avrebbe detto che l’Autorità Palestinese intende chiedere a Israele di ritirarsi sulle linee teoriche dell’armistizio del 1949 e non sui confini fra striscia di Gaza e Israele in vigore alla vigilia della guerra dei sei giorni del 1967, come Israele si è invece impegnato a fare con il piano di disimpegno del prossimo agosto.
La richiesta significherebbe un ritiro di Israele due chilometri più a nord del previsto e lo sgombero del moshav (villaggio cooperativo) di Nativ Ha’asara, che sorge in territorio israeliano. Eiland ha sottolineato che Israele ha totalmente respinto la richiesta.
La richiesta di Dahlan si baserebbe sul testo (privo di mappe) dell’accordo d’armistizio firmato fra Israele ed Egitto nel 1949. La linea effettiva, tuttavia, venne fissata con un protocollo del 1950, corredato di mappe, che determinò il confine di fatto riconosciuto dal diritto internazionale e confermato dagli accordi di Oslo del 1994-95.
Dahlan ha cercato di smentire la richiesta attribuitagli, affermando che “i palestinesi non sono interessati al territorio (israeliano) all’interno delle linee del 1967, ma sono interessati a ciò che è stato concordato e alla restituzione di tutti i territori occupati nel 1967”.
Secondo un consigliere del ministro della difesa Shaul Mofaz, i palestinesi finora non avevano mai avanzato questa richiesta in nessuno degli incontri con ufficiali della sicurezza israeliana, compresi gli incontri diretti fra gli stessi Mofaz, Dahlan e il ministro palestinese Nasser Yousef. “Si tratta di un’idea fantasiosa, slegata dalla realtà”, ha aggiunto un funzionario della difesa.
Fonti diplomatiche a Gerusalemme hanno definito “inconcepibili” tali cambiamenti di confine e “decisamente insolente” la richiesta palestinese di acquisire territorio sovrano d’Israele.

(Da: YnetNews, Ha’aretz, Jerusalem Post, 4.07.05)