Odeh Bisharat è un narratore di talento. Non c'è cuore che non tremi dopo aver letto il suo ricordo delle lacrime della nonna quando fu costretta a lasciare il villaggio di Ma'aloul nell'estate del 1948.
Il poster di Ahlam Ahmad al-Tamimi come "Most Wanted Terrorist" (terrorista più ricercata) che campeggia sul sito web dell'FBI la definisce "accusata d’aver preso parte a un attentato suicida del 9 agosto 2001 in una pizzeria a Gerusalemme che ha ucciso 15 persone
La famosa giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, colpita a morte durante un'azione militare israeliana nel campo palestinese di Jenin lo scorso maggio, è diventata un'icona nazionale palestinese.
Il Goethe-Institut di Tel Aviv, un istituto di lingua e cultura tedesca, stava organizzando la scorsa settimana un evento intitolato "L'Olocausto, la Nakba e la memoria culturale tedesca".
Il primo ministro israeliano Yair Lapid ha affermato che Israele respinge con forza la mozione palestinese (tecnicamente presentata dal Nicaragua) approvata venerdì sera dalla Quarta Commissione dell’Assemblea Generale Nazioni Unite, che chiede alla Corte di Giustizia Internazionale di indicare se l'occupazione israeliana nei territori di Giudea e Samaria (Cisgiordania), rivendicati dai palestinesi, sia da condannare come “annessione illegale”.
Fino al 1991 in Sud Africa ai neri è stato negato il diritto di voto alle elezioni nazionali: non c'erano partiti politici neri a cui fosse permesso candidarsi alle elezioni e nessun sudafricano nero veniva eletto al parlamento sudafricano. Era il Sudafrica dell’apartheid.
Ogni tanto i nemici di Israele alle Nazioni Unite intraprendono un'iniziativa il cui chiaro intento è quello di minare la legittimità stessa dello stato ebraico.
Dato che sono un elettore di centro, sostenitore di Yesh Atid sin dall'inizio, e ho intenzione di rimanere tale per il prossimo futuro, voglio cogliere l'occasione dell’analisi del voto per guardare dove abbiamo fallito.
I risultati finali delle elezioni del primo novembre hanno messo in risalto un dato sorprendente circa l'entità della sconfitta dei partiti del blocco anti-Netanyahu: il conteggio dei voti in cifra assoluta mostra che solo 30.293 elettori separano i due campi politici contrapposti.
Nei 500 giorni precedenti le elezioni, Israele aveva goduto di un trattamento leggermente meno ostile del solito da parte dei mass-media internazionali.