Il Dipartimento di Stato americano ha recentemente pubblicato un nuovo rapporto che descrive in dettaglio le risorse finanziarie che l'Iran investe nella destabilizzazione del Medio Oriente.
Il terrorista che ha compiuto l'attentato di domenica scorsa nel parco industriale di Barkan, in Samaria (Cisgiordania settentrionale), ha ucciso due israeliani – Ziv Hajbi, 35enne padre di tre figli, e Kim Levengrond-Yehezkel, 28enne madre di un bimbo di un anno – e ha ferito un'altra ebrea israeliana, Sara Vaturi, di 54 anni.
E di nuovo si è avviato il consueto coro internazionale contro Israele, questa volta per via della decisione del governo israeliano di mettere in atto una sentenza giudiziaria relativa al trasferimento di un piccolo gruppo di abusivi da Khan al-Ahmar, un agglomerato costruito illegalmente nei pressi di Gerusalemme.
Furibondo per il proposito del Qatar di inviare aiuti alla striscia di Gaza, il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha fatto sapere sabato che intende tagliare completamente il flusso di fondi verso l'enclave controllata da Hamas.
Come si usa dire, non mordere la mano che ti dà da mangiare. Un insegnamento che evidentemente non è stato assimilato da certi gruppi palestinesi come Hamas.
Ahed Tamimi (la giovane palestinese che ha scontato otto mesi di detenzione per la sua esplicita istigazione al terrorismo diffusa su video e per le aggressioni, reiterate per anni, a calci pugni insulti e sputi contro soldati israeliani, sempre calcolatamente inscenate davanti alle telecamere, senza peraltro essere mai riuscita a suscitare la desiderata reazione violenta da filmare e diffondere) afferma di essere a favore della violenza contro gli ebrei e di volere la distruzione di Israele.
Un sorprendente editoriale pubblicato lunedì dalla Bild Zeitung, il quotidiano più venduto in Germania, esorta le aziende tedesche a interrompere gli scambi con l’Iran a causa del terrorismo e del dichiarato obiettivo di quel regime di annientare lo stato ebraico.
Scrive Amos Harel: Lo spargimento di sangue di venerdì scorso ai confini fra la striscia di Gaza e Israele (sette palestinesi morti) è stato il peggiore da quasi due mesi. Questa nuova esplosione di violenza ha tutta l’aria d’essere il risultato diretto di una decisione di Hamas.
Durante gli incontri con la stampa alla vigilia del suo discorso all’Assemblea Generale, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha precisato la propria posizione rispetto alle recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Timeo Danaos et dona ferentes, "temo i greci anche quando recano doni". Con queste parole, Laocoonte mise in guardia i troiani contro i piani dei greci. Ma i troiani ignorarono l'avvertimento
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