Mia madre è stata rapita da terroristi di Hamas, insieme a mio padre, mia sorella, il marito di lei e le due bambine, Naveh e Yahel (Yula), due mie zie, mio zio e mia cugina. Dieci persone. La mia famiglia. Voglio parlarvi di Shoshan, mia madre, il mio eroe. Mia madre è un’esperta d’agricoltura famosa […]
Di Marco Paganoni (con Angelica Edna Livne Calò, Lucy Aharish)
Riflettendo (si fa per dire) sulla reazione di Israele alla carneficina nazi-islamista perpetrata il 7 ottobre dai terroristi palestinesi di Hamas in perfetto stile Isis e Boko Haram, l’editorialista della redazione digitale del Corriere della Sera che ha curato la rubrica “Il punto” di mercoledì mattina è stato a suo modo esplicito e istruttivo.
Ormai conoscete tutti i fatti fondamentali: più di millecinquecento terroristi palestinesi di Hamas hanno invaso Israele da Gaza. Hanno massacrato i gli agricoltori nei loro kibbutz, trucidato gli adolescenti che partecipavano a un concerto all'aperto, profanato i corpi di donne violentate e uccise, rapito e deportato bambini e anziani dalle loro case.
Il video-blogger e influencer arabo israeliano Nuseir Yassin, noto ai suoi milioni di follower come fondatore della popolare comunità online “Nas Daily”, ha dichiarato lunedì alla sua comunità il proprio sostegno a Israele dopo l’attacco terroristico da Gaza. Yassin ha spiegato che, benché precedentemente si identificasse come “palestinese-israeliano”, ora si considera innanzitutto israeliano. “Non voglio […]
Rieccoli. Esiste una nutrita schiera di commentatori che ogni volta – anche dopo questa abominevole manifestazione dell’ideologia nazi-islamista che anima i nemici da cui Israele deve difendersi (la più grande carneficina di ebrei in un giorno solo dai tempi della Shoà, cit. il presidente Isaac Herzog) – ogni volta, con l’aria supponente di chi rivela la vera verità, ti spiegano
Siamo stati stupidi. Siamo stati stupidi e ingenui. Lo abbiamo fatto con cura e attenzione. Lo abbiamo fatto perché sentivamo che era la cosa moralmente corretta da fare. Abbiamo sostenuto la causa palestinese, o quella che pensavamo fosse la causa palestinese: la lotta per un proprio stato indipendente.
Un delinquente armato trascina una madre ebrea terrorizzata che tiene in braccio i suoi due bambini. Le sbraita di camminare. Altri delinquenti portano un'anziana ebrea per le strade nel cuore di Gaza. Un delinquente con Kalashnikov agguanta un bambino di nove anni. Neonati, anziani, donne, ragazzine. Tutti spietatamente sequestrati e deportati da queste bestie disumane.
E’ stato un orrore, interminabile, insopportabile. Ora dopo ora, le famiglie rannicchiate nelle loro case in attesa di essere soccorse, con i terroristi di Hamas che imperversavano nelle città, nei villaggi, nei kibbutz. Intere famiglie massacrate a sangue freddo.
Video messaggio di Angelica Edna Livne Calò, educatrice, regista e scrittrice ebrea italo-israeliana, che vive da molti anni nel kibbutz Sasa, in Alta Galilea, dove ha creato la Fondazione Bereshit LaShalom-Un inizio per la pace dedicata all'educazione interculturale attraverso il teatro.