Cerchiamo di essere chiari su cosa è esattamente la commemorazione della Nakba palestinese. Si tratta di una cosa precisa: rimpiangere il fatto che non sono riusciti a distruggere sul nascere lo stato ebraico d’Israele.
Tra tutte le violenze e le varie responsabilità che hanno caratterizzato e continuano caratterizzare il conflitto tra Israele e palestinesi non bisogna perdere di vista un fatto semplice e innegabile:
Ci viene detto continuamente che dobbiamo riconoscere la "narrazione" palestinese delle origini del conflitto, per comprendere il loro dolore e aprire la strada alla pace. La verità è che dobbiamo fare esattamente il contrario.
Il 15 maggio 1948, il sabato in cui scadeva il Mandato Britannico sulla Palestina, gli eserciti dei paesi arabi vicini attaccarono la comunità ebraica d’Israele (l’yishuv) devastando tutto ciò che incontravano.
L'uccisione della giornalista di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh durante un violento scontro a fuoco a Jenin tra palestinesi e soldati delle Forze di Difesa israeliane è una tragedia.
I due terroristi palestinesi che lo scorso 5 maggio a Elad hanno trucidato a colpi di mannaia i tre cittadini israeliani Oren Ben-Yiftah, Yonatan Habakuk e Boaz Gol sono stati arrestati domenica dalle forze di sicurezza israeliane. Ciò significa che ora l'Autorità Palestinese inizierà a versare ai due assassini lo stipendio mensile che paga a tutti i terroristi processati e condannati in Israele.
Per me l'apartheid in Israele è il dottor Samer Haj Yehia, l'arabo che è amministratore delegato di Bank Leumi, la più grande banca del paese. L'apartheid israeliano è Reda Masarwa, l’arabo vicepresidente di Intel Israel. Apartheid è il mio farmacista arabo che viene da Gerusalemme est e che da 6 anni mi fornisce medicine. Ed è il mio reumatologo arabo.
“Nizza, Savoia, Corsica fatal / Malta, baluardo di romanità / Tunisi nostra: sponde, monti, mar/… Vinceremo, Duce, vinceremo / Tu sei la gloria e l’avvenir”. Con questi versi gli scolari del Ventennio mandavano a memoria l’elenco delle terre irredente da liberare. Sappiamo com’è andata a finire
Dopo l’arresto dei due terroristi palestinesi autori dell'agghiacciante attentato di giovedì sera a Elad, dove hanno trucidato a colpi di mannaia e coltello tre civili israeliani, il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha dichiarato:
Avete fatto caso ai raduni anti-israeliani delle scorse settimane a New York, Los Angeles, Toronto, Londra, Berlino? Sapete per cosa protestano? È semplice. Protestano contro l'esistenza di Israele.