L’infamia di Hamas, la forza di un Israele ferito

La disumana ferocia dei terroristi non è casuale: è il cuore dell’ideologia islamista contro gli ebrei “traditori di Dio”. Ma ora questa strage degli innocenti ha reso Hamas una minaccia intollerabile

Di Haviv Rettig Gur

E’ stato un orrore, interminabile, insopportabile. Ora dopo ora, le famiglie rannicchiate nelle loro case in attesa di essere soccorse, con i terroristi di Hamas che imperversavano nelle città, nei villaggi, nei kibbutz. Intere famiglie massacrate a sangue freddo.

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“Non passerete, perché noi ci difenderemo fino all’ultimo”

Video messaggio di una italo-israeliana da sempre impegnata nel dialogo per la pace

Di Angelica Edna Livne Calò

Video messaggio di Angelica Edna Livne Calò, educatrice, regista e scrittrice ebrea italo-israeliana, che vive da molti anni nel kibbutz Sasa, in Alta Galilea, dove ha creato la Fondazione Bereshit LaShalom-Un inizio per la pace dedicata all'educazione interculturale attraverso il teatro.

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Israele sotto attacco dei terroristi Hamas da Gaza

Più di 250 morti, almeno 1.450 feriti sotto migliaia di razzi palestinesi, centinaia di terroristi infiltrati hanno sparato all’impazzata nelle città israeliane. Decine di ostaggi (anche bambini) rapiti e trascinati a Gaza. Netanyahu: "Siamo in guerra e vinceremo. Il nemico pagherà un prezzo mai visto"

Sabato mattina terroristi palestinesi dalla striscia di Gaza hanno lanciato massicci attacchi di razzi contro il centro e il sud di Israele, combinati con un assalto di decine di terroristi armati infiltrati in Israele da più posizioni e penetrati nelle comunità di confine sparando all’impazzata

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Non c’è Stato d’Israele democratico che non sia anche Stato ebraico

Il fervore messianico dell’estrema destra vorrebbe abbandonare il concetto di “democratico”, ma il fervore messianico dell’estrema sinistra vorrebbe cancellare il concetto di “ebraico” contraddicendo se stessa

Di Ben-Dror Yemini

La Dichiarazione d’Indipendenza occupa un posto d'onore nelle celebrazioni israeliane. Benché non sia una Costituzione, si tratta di un documento fondativo, riconosciuto come tale nella Legge Fondamentale su Libertà e Dignità umana. Questa riconoscimento è basilare.

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L’amichevole ammonimento a Israele da parte di un iraniano: non abbandonate la vostra laicità

Quando la religione prende il controllo sulla politica non solo inquina il panorama politico ma ottenebra anche la religione stessa

Di Arash Azizi

Già da qualche tempo, quando mi capitava di vedere miei amici israeliani discutere sul ruolo della religione nel loro paese, mi divertivo a stuzzicarli: “Datemi ascolto – dicevo – sono nato e cresciuto in una repubblica religiosa e posso assicurarvi che la teocrazia non è divertente”.

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A trent’anni da Oslo: perché era giusto e necessario dire sì

Purtroppo la controparte palestinese ha tradito e Israele ha appreso l’amara lezione. Ma ogni tentativo di fare la pace comporta rischi: è stato così anche per la pace con l’Egitto e sarà così per l’auspicata pace con l’Arabia Saudita

Di Sergio Della Pergola

Del senno di poi ne sono piene le fosse. È facile oggi criticare gli Accordi di Oslo sulla base di quello che sappiamo ora, ma non sapevamo allora.

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Quelli che accusano Israele di “pinkwashing” pur di non fare i conti con l’omofobia palestinese

Per gli anti-israeliani viscerali, qualsiasi cosa di buono facciano gli ebrei non può che essere parte di un nefasto disegno occulto: un classico cliché antisemita

Di Rachel O'Donoghue

Li abbiamo già sentiti tutti. Dal greenwashing (ecologismo di facciata) all’art-washing, al vegan-washing, persino il fun-washing: secondo la mentalità degli anti-israeliani viscerali, non c’è nulla che lo stato ebraico non farebbe al solo e unico scopo di distrarre l’attenzione del mondo dai palestinesi

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Come ad Armageddon, è in Israele che la battaglia globale per la democrazia sarà vinta – o persa

La democrazia liberale israeliana è allo stesso tempo la più vulnerabile e la più vitale, le manifestazioni di massa le più estese mai viste: per questo rappresenta un banco di prova a livello mondiale

Di Uriel Abulof

Il famoso apologo della rana che viene gradualmente bollita fino a morire senza rendersene conto è falso (spoiler: in realtà la rana salterebbe fuori dalla pentola). Ma suona bene: ci riconosciamo in quella rana.

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L’inganno palestinese a Oslo: altre testimonianze

Esponenti vicini ad Arafat confermano concordi che per il capo dell'Olp la “soluzione a due stati” era solo la prima fase del piano per eliminare Israele

Di Itamar Marcus

In occasione del 30esimo anniversario della firma dei primi Accordi di Oslo (13 settembre 1993), Palestine Media Watch è in grado di rivelare altre fonti palestinesi che ammettono, o più correttamente vantano, il fatto che l’allora capo dell’Olp Yasser Arafat riuscì a ingannare la leadership israeliana inducendola a firmare un accordo di pace che lui non aveva alcuna intenzione di rispettare.

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