Dai più furibondi calunniatori anti-israeliani, come Maureen Clare Murphy di Electronic Intifada, ai più compassati denigratori d’Israele in prima serata, come Mehdi Hasan di MSNBC, le truppe della propaganda filo-palestinese in servizio permanete effettivo hanno già iniziato a usare l'invasione russa dell'Ucraina per cercare di guadagnare punti contro Israele.
In tutto il Medio Oriente i paesi stanno camminando in punta di piedi, cercando di non fare rumore. Dopotutto, quando Putin ruggisce è meglio mettersi al riparo e aspettare che passi la buriana.
Lo scorso fine settimana si è tenuta la cena annuale del Consiglio di Rappresentanza delle Istituzioni Ebraiche di Francia (un'organizzazione ombrello di gruppi che rappresentano gli ebrei francesi).
Per molti versi, questa settimana abbiamo assistito alla morte del diritto internazionale. Non che l'invasione russa dell'Ucraina abbia posto fine all'esistenza del diritto internazionale né al suo posto nei dibattiti pubblici tra i paesi occidentali.
Sin dalla sua nascita, Israele è stato oggetto di una raffica costante di campagne di delegittimazione. Dai dittatori arabi agli antisemiti mascherati da “attivisti per i diritti umani”, il diritto di esistere dello stato ebraico è stato costantemente messo in discussione.
Chi faceva notare che equiparare Israele all’apartheid sudafricano è ridicolo e non offende solo Israele ma anche le vittime del vero apartheid, si sentiva rispondere che oggi per il “diritto internazionale” la parola apartheid vuol dire altro e ha poco o nulla a che fare col segregazionismo razzista.
Mentre le truppe russe lanciavano il loro attacco all'Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin affermava che la "speciale operazione militare" mira a "de-nazificare” il paese vicino.
Retorica e appropriazione della storia sono state spesso utilizzate dai regimi totalitari per infiammare il popolo e incitarlo a battersi per la vittoria.
La scorsa settimana, mentre cresceva l’escalation della crisi ucraina, il ministro della difesa russo Sergey Shoygu si è preso il tempo per fare una visita in Siria
Israele ha ufficialmente dichiarato che non collaborerà con la Commissione creata dal Consiglio Onu per i diritti umani per indagare su presunti abusi contro i palestinesi durante gli undici giorni di conflitto scatenati lo scorso maggio da Hamas.