Spesso l'Autorità Palestinese traduce in inglese i discorsi più importanti del presidente Abu Mazen e li pubblica sul sito web della sua agenzia di stampa ufficiale Wafa.
Posizionando delle videocamere in prossimità delle riserve d’acqua in varie località del Negev (Israele meridionale), la ricercatrice israeliana Einat Zahabian, del Dipartimento di ecologia del deserto dell'Università Ben-Gurion, ha potuto filmare – al crepuscolo, all'alba o in piena notte – una serie di animali che popolano il deserto
La legge varata dalla Knesset lo scorso 24 luglio che cancella la facoltà della Corte Suprema di bloccare provvedimenti governativi in base al criterio della “ragionevolezza” non preannuncia, di per sé, la fine della democrazia.
Libia, Qatar, Zimbabwe e Afghanistan – sì, l’Afghanistan dei talebani – sono alcuni dei 54 paesi membri del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite che il 26 luglio hanno votato a favore di una risoluzione che condanna Israele, e solo Israele, per presunte violazioni dei diritti delle donne.
Tra i tanti servizi e commenti giornalistici dedicati all’operazione delle Forze di Difesa israeliane volta a sradicare i terroristi dal campo profughi di Jenin, ce n’è almeno uno che si sia posto la domanda: come mai esiste un campo di profughi palestinesi in un'area controllata dai palestinesi?
“Giosuè combatté a Gerico e le mura caddero giù”, come recita la famosissima canzone che rievoca il racconto biblico. Ora i muri potrebbero tornare in piedi, se non per gli antichi israeliti almeno per gli israeliani di oggi.
Indipendentemente dall'opinione che si può avere sulla riforma giudiziaria israeliana, è fondamentale comprendere il ruolo che svolge la Corte Suprema nel salvaguardare i cittadini israeliani da minacce giudiziarie straniere.
Ogni estate i campi estivi organizzati dall'Autorità Palestinese si dedicano attivamente a imprimere nei bambini e ragazzi palestinesi messaggi di odio e intolleranza verso Israele.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sventolato un visionario ramoscello d'ulivo, con il suo discorso di domenica scorsa circa una ferrovia in Medio Oriente da Gerusalemme a Riad.