Più di un israeliano su 5 ha manifestato contro la riforma giudiziaria

Secondo un sondaggio dell’Israel Democracy Institute, è in aumento il numero di cittadini – di sinistra, di centro ma anche di destra – che partecipano alle proteste in piazza

Da un sondaggio pubblicato martedì emerge che il numero di cittadini israeliani che partecipa alle manifestazioni di protesta contro la riforma giudiziaria promossa dal governo è in costante aumento.

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L’ipocrita silenzio del mondo sull’incessante imperialismo terrorista del regime iraniano

Fa comodo che sia Israele quello in prima linea che difende non solo se stesso, ma anche Europa e Stati Uniti

Di Emily Schrader

Nelle scorse settimane c'è stato un aumento degli attacchi mirati su siti militari del regime iraniano in Siria, attribuiti alle Forze di Difesa israeliane: almeno tre nell'arco di quattro giorni, nove dall'inizio dell'anno.

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I pregiudizi di Francesca Albanese e la tribuna offertale dalla CNN

La relatrice speciale delle Nazioni Unite, che accusa Israele di razzismo, definisce “resistenti” i palestinesi che (parole loro) vogliono “gettare a mare tutti gli ebrei

Di David M. Litman

Lo scorso 21 marzo, la giornalista Isa Soares di CNN International ha offerto una tribuna alla razzista Francesca Albanese, delle Nazioni Unite, da cui accusare di razzismo gli israeliani.

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I piani terroristi dell’Iran contro israeliani e dissidenti in Europa

Non solo l’atomica: con i suoi agenti e i suoi sgherri Hezbollah, il regime di Teheran rappresenta una continua minaccia alla sicurezza e alla libertà in Occidente

Di Seth J. Frantzman

Dopo la notizia che due uomini sono stati arrestati in Grecia con l’accusa d’aver progettato attentati a un luogo ebraico, vale la pena riepilogare il contesto più ampio in cui si inseriscono le minacce del regime iraniano in tutta Europa.

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Riforma giudiziaria in Israele: è ora che entrambe le parti cerchino un compromesso in buona fede

Un'atmosfera meno tesa contribuirebbe a garantire che il paese non si avvicini di nuovo all’orlo del baratro

Editoriale del Jerusalem Post

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto la cosa giusta, lunedì sera, quando ha sospeso l’iter legislativo della riforma giudiziaria per almeno un mese, per consentire negoziati su una formula di compromesso.

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Che fine ha fatto la destra politica in Israele (e altrove)?

La domanda del giorno è: fino a che punto il populismo può imbrogliare la gente con la sua retorica contro le “élite” e la competenza?

Di Dan Perry

Come mai la destra israeliana odia così tanto le "élite"? Perché in Israele, come in altri paesi, la destra si è tramutata dal conservatorismo di vecchia scuola in un movimento populista che per definizione si batte per mettere le masse contro coloro che hanno conseguito risultati e successo.

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Netanyahu e lo schiaffo al suo paese

Invece di convocare il gabinetto di sicurezza per ascoltarne il drammatico allarme, il primo ministro ha preferito licenziare il messaggero

Di Ron Ben-Yishai

La destituzione, domenica, del ministro della difesa israeliano Yoav Galant da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu è stata un'espressione di mancanza di fiducia nelle più alte sfere delle agenzie di sicurezza israeliane e delle sue forze armate.

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Riforma giudiziaria: l’allarme lanciato dall’Università di Gerusalemme

"Approfittare di una maggioranza parlamentare per calpestare i valori fondamentali e le regole del gioco della democrazia costituisce una minaccia tangibile per il futuro dello Stato"

Il Senato accademico dell'Università di Gerusalemme ha messo in guardia rispetto alla riforma giudiziaria promossa dal governo del primo ministro Benjamin Netanyahu affermando che danneggerà il mondo accademico in Israele.

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