La coscienza palestinese

Perché i negoziati non si fermano, quando viene celebrata una stragista di donne e bambini?

Da un editoriale di Yisrael Hayom

I palestinesi possono tranquillamente dire: ecco qua una piazza nuova, intitoliamola alla memoria della più celebrata eroina della storia del nostro popolo, la leggendaria combattente per la libertà che si oppose all’occupazione e restò uccisa nell’adempimento del suo dovere, la santa martire Dalal Mughrabi, che Iddio l’abbia in gloria. Cosa fece Dalal Mughrabi? Oh, semplicemente […]

Leggi tutto l'articolo ›

Obsoleti e slegati dalla realtà

Molti arabi (e occidentali) semplicemente non sanno nulla delle reali posizioni di Israele

di Barry Rubin

Ogni volta che ho a che fare con arabi e palestinesi, o con coloro che si definiscono loro sostenitori, sia in Medio Oriente che in occidente, ciò che più mi colpisce è la loro totale ignoranza circa le posizioni di Israele riguardo allo sforzo per la pace. Fra i palestinesi, e più in generale nella […]

Leggi tutto l'articolo ›

Il solito copia-e-incolla delle accuse a Israele

E così si condanna, senza riflettere, il piano di recupero di un quartiere degradato

di Karni Eldad

Silwan è un quartiere violento e degradato. Chiunque vi capiti per errore (giacché difficilmente una persona assennata vi andrebbe di proposito) se ne accorge immediatamente, anche solo dagli sguardi a dir poco ostili di bande di residenti che evidentemente non hanno assimilato i loro famosi valori di ospitalità né il messaggio del nostro Patriarca Abramo. […]

Leggi tutto l'articolo ›

Sconfiggere il regime iraniano per aprire la strada alla pace

Il primo ostacolo alla soluzione del conflitto è l’estremismo islamico che promuove odio verso gli ebrei

di Tawfik Hamid

In un suo recente editoriale su Ha’aretz, lo scrittore A.B. Yehoshua ha sostenuto che la pace fra israeliani e palestinesi disinnescherebbe la minaccia iraniana. In realtà, un’analisi approfondita della questione iraniana e del suo impatto su diversi movimenti islamici conduce all’ipotesi esattamente opposta. In altre parole: sconfiggere il regime iraniano è cruciale per risolvere il […]

Leggi tutto l'articolo ›

Organizziamo una vera settimana dell’apartheid in Medio Oriente

Innanzitutto andranno studiate le forme peggiori di apartheid praticate nella regione

di Alan M. Dershowitz

Ogni anno, più o meno in questo periodo, studenti islamici estremisti – coadiuvati da professori estremisti anti-israeliani – organizzano un evento che loro chiamano “settimana sull’apartheid israeliano”. Durante tale settimana cercano di indurre gli studenti in vari campus universitari in giro per il mondo ad aborrire Israele come un regime da apartheid. La gran parte […]

Leggi tutto l'articolo ›

Quegli intellettuali un po’ stolti, e molto ipocriti

Sono i rampolli spirituali di quelli che si entusiasmavano per Stalin

di Shaul Rosenfeld

Le manifestazioni della cosiddetta Settimana mondiale contro “l’apartheid israeliano” si sono aperte quest’anno con il toccante appello della “combattente per la libertà” Leila Khaled a “continuare la lotta armata contro Israele”. Leila Khaled, dirottatrice d’aerei civili ufficiale e ben nota beniamina della sinistra estremista in Europa occidentale, ha pronunciato le sue parole di “riconciliazione, pace […]

Leggi tutto l'articolo ›

Stato bi-nazionale: esercizi di futile retorica

Alcuni intellettuali israeliani promuovo falsi concetti immorali

di Gadi Taub

Il professor Yehouda Shenhav ha pubblicato di recente un libro intitolato “The Green Line Trap” (La trappola della Linea Verde). Intervistato in occasione dell’uscita del libro, fra le altre cose Shenhav ha raccomandato di abbandonare l’idea della divisione del paese a vantaggio della soluzione “ad un unico stato”. È un genere ormai familiare: Shenhav appartiene […]

Leggi tutto l'articolo ›

La forza di Israele è necessaria per la pace

Ogni israeliano sa cosa gli accadrebbe in caso di sconfitta

di Alexander Yakobson

Ci sono domande che sarebbe meglio non fare. Una volta fatte, però, non si possono più eludere. In un articolo pubblicato su Ha’aretz lo scorso 21 febbraio, Dmitry Shumsky si domanda cosa accadrebbe alla popolazione ebraica d’Israele se Israele venisse sconfitto e conquistato da una coalizione arabo-iraniana. E risponde descrivendo uno scenario simile a quello […]

Leggi tutto l'articolo ›

Un altro pretesto per inutili, calcolate violenze

Israele intende restaurare i siti ebraici, senza alcuna modifica al loro status quo

Editoriali dalla stampa israeliana

A proposito del clamore e delle violenze suscitate dall’inclusione della Tomba dei Patriarchi (a Hebron) e della Tomba di Rachele (a Betlemme) nella nuova lista dei siti del patrimonio ebraico da restaurare approvata dal governo israeliano, il JERUSALEM POST ricorda che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha già chiarito come tale decisione “non modifichi […]

Leggi tutto l'articolo ›

Troppe chiacchiere, pochi fatti (che contano)

Quel che importa è che uno stragista è stato eliminato e tutti gli operativi sono al sicuro

Scrive Sima Kadmon: «E’ passato poco più di un mese dall’uccisione a Dubai del terrorista di Hamas Mahmoud al-Mabhouh e, andando avanti così, ben presto scopriremo che solo tre o quatto israeliani non sono coinvolti nell’operazione, e solamente perché in quei giorni avevano l’influenza. Qui invece, per una volta, la critica che vogliamo esprimere non […]

Leggi tutto l'articolo ›