Gerusalemme presto sede del Califfato

Lo sostiene Raed Salah, leader del Movimento Islamico israeliano

“Presto Gerusalemme sarà la capitale del Califfato musulmano e ospiterà la sede del Califfo”. Lo ha detto venerdì scorso Raed Salah, leader della fazione nord del Movimento Islamico israeliano, parlando ai circa 50.000 partecipanti all’11esimo raduno annuale del movimento, a Umm al-Fahm (Israele). Califfo (in arabo: vicario) è il termine con cui si indica il […]

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Cristiani di Gerusalemme incolpano i mass-media

Ma il rabbino Rosen punta il dito sulla ipersensibilità islamica

Esponenti e teologi cristiani hanno affermato sabato sera che il modo sbagliato con cui sono state riferite le parole di papa Benedetto XVI ha causato l’esplosione di violenza islamica. Almeno un rabbino, tuttavia, ha anche imputato le violenze ad una ”ipersensibilità” dei musulmani. L’arcivescovo cattolico melchita in Israele Elias Chacour, intervenendo a un convegno interreligioso […]

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Quando lovvio fa notizia

Come mai finisce nei titoli chi afferma la Shoà, non chi la nega?

Da un articolo di Robert Rozett

La settima scorsa Kofi Annan ha affermato che non si può negare la Shoà e l’affermazione è finita nei titoli di centinaia di notiziari e siti internet in tutto il mondo, Israele compreso. Alla stessa stregua avrebbe potuto dichiarare che gli esseri umani respirano, che la Terra gira intorno al Sole e che al giorno […]

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Chiuso con le minacce il sito web Voci dal Libano

Pubblicava critiche a Hezbollah da parte di comuni cittadini libanesi

Verrà chiuso nel giro di pochi giorni un sito web libanese che pubblicava resoconti di guerra della gente comune, comprese dure critiche a Hezbollah. Il sito Voci dal Libano chiuderà a causa dei timori suscitati nei suoi gestori dalle minacce ricevute. Lo riferisce Seth Eisenberg, da tempo in contatto con i gestori del sito. Eisenberg […]

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Cinque anni dopo

Da un certo punto di vista, la battaglia non è nemmeno ingaggiata

Da un editoriale del Jerusalem Post

Ad una conferenza sabato scorso a Gerusalemme con il suo omologo israeliano Ehud Olmert, il primo ministro britannico Tony Blair ha dichiarato: “Penso che ci troviamo di fronte a una minaccia globale fondata sul terrorismo globale. Penso che la minaccia incomba sulla stabilità non solo di questa regione, ma del mondo intero. Penso che vi […]

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Modeste aspettative

La realtà attuale non induce all'ottimismo.

Da un articolo di Yitzhak Shomron

Politici e opinione pubblica israeliana ultimamente si aspettano urgenti soluzioni sul piano diplomatico. È il frutto dei recenti sviluppi, uniti a una certa isteria che pervade i mass-media. L’israeliano medio non si aspetta più soluzioni in un colpo solo, ma l’aspettativa di ampie soluzioni realmente praticabili resta molto alta. Tuttavia, quelli sintetizzati qui di seguito […]

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Itamar e le centrifughe iraniane di Natanz

Tutte le volte che lAmerica deve legittimarsi davanti agli arabi, il conto viene presentato a Israele.

Da un articolo di Aluf Benn

Dalla fine della guerra in Libano, la diplomazia nella regione viene condotta su due binari apparentemente distinti. Uno si concentra sul fermare il programma nucleare iraniano, l’altro sulla ripresa di negoziati arabo-israeliani intorno al concetto “terra in cambio di pace”. Il primo binario si gioca tra le maggiori potenze e l’Iran, che rifiuta di fermare […]

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La Lega Araba vuole aggirare gli impegni previsti dalla Road Map

Innanzitutto leliminazione dei gruppi terroristi

Da un articolo di Shlomo Shamir, Aluf Benn

Israele non vede con favore la nuova iniziativa della Lega Araba, discussa martedì da ministri degli esteri arabi al Cairo, volta ad indire una conferenza di pace per il Medio Oriente (sulla falsariga di quella di Madrid del 1991). L’iniziativa, che gli stati arabi intendono sottoporre al Consiglio di Sicurezza, suscita riserve anche fra i […]

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Il giusto ruolo della diplomazia

Basarsi sulla stessa ipotesi di 15 anni fa sconfina nellauto-inganno.

Da un editoriale del Jerusalem Post

Le guerre producono un gran fermento diplomatico, non solo per farle finire ma anche per governane le conseguenze. L’ammissione da parte del primo ministro israeliano Ehud Olmert che il suo “piano di riallineamento” (in Cisgiordania) è “cambiato” darà vita ad ulteriori pressioni per una qualche iniziativa diplomatica. La diplomazia, in particolare in campo arabo-israeliano, “teme […]

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