2 Marzo 2021
All’aumentare delle vaccinazioni, Israele sta registrando una netta diminuzione del numero di decessi correlati al coronavirus passando dalla media di 53 decessi al giorno della prima metà di gennaio alla media di 25 decessi al giorno nella seconda metà di febbraio. Si tratta comunque di cifre considerate ancora elevate rispetto all’ultimo mese del 2020 quando i decessi da covid-19 erano in media 16 al giorno. Tuttavia, secondo i dati del Ministero della Salute, in febbraio c’è stata una riduzione non solo dei decessi, ma anche del numero di casi gravi trattati negli ospedali. Nel frattempo, d’altra parte, cala l’età media dei pazienti gravi, dal momento che gli over-60 sono in gran parte vaccinati. Intanto il Ministero della Salute ha dato disposizione di iniziare a vaccinare con una sola dose Pfizer-BioNTech i pazienti già guariti dal covid-19.
Vaccinazione di uno studente straniero del College Internazionale Interdisciplinare di Herzliya (clicca per ingrandire)
Vaccinazione di un palestinese al valico di Qalandia, fra Gerusalemme nord e Cisgiordania (clicca per ingrandire)
2 Marzo 2021
A tre settimane dalle elezioni del 23 marzo, accogliendo petizioni presentate 15 anni fa la Corte Suprema d’Israele ha stabilito lunedì che i convertiti in Israele all’ebraismo secondo il rito Conservative o Reform saranno riconosciuti come ebrei (come già avviene per quelli convertiti all’estero) e potranno diventare cittadini israeliani in base alla Legge del Ritorno (e non solo attraverso il comune processo di naturalizzazione). Con un voto 8 a 1, la Corte ha chiarito d’aver atteso a lungo che il parlamento legiferasse in materia evitando alla Corte di dover intervenire. “Tuttavia – ha aggiunto la Corte – non possiamo aspettare oltre che i diritti delle persone restino in sospeso”. La presidente della Corte Esther Hayut ha scritto: “I firmatari della petizione sono venuti in Israele e sono passati attraverso un processo di conversione come parte di una comunità ebraica riconosciuta, e hanno chiesto di unirsi alla nazione ebraica. Questa è una questione civile e non religiosa”. La giudice Hayut ha chiarito che la sentenza non impedisce alla Knesset di legiferare in futuro disposizioni aggiuntive. L’unico dissenziente, il giudice Noam Sohlberg, pur concordando in linea di principio con il verdetto aveva esortato ad aspettare la formazione del nuovo parlamento. All’inizio dell’anno, la Corte aveva avvertito che non avrebbe potuto temporeggiare ulteriormente. La sentenza di lunedì ha suscitato, come prevedibile, reazioni diametralmente opposte: salutata come storica da esponenti i laici come Yair Lapid di Yesh Atid e Avigdor Lieberman di Yisrael Beytenu, è stata severamente criticata da esponenti come l’ultra-ortodosso Aryeh Deri di Shas e i rabbini-capo askenazita David Lau e sefardita Yitzhak Yosef.
2 Marzo 2021
E’ giunto in Israele lunedì mattina Muhammad Mahmoud Al Khaja, il primo ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Israele, ed è stato ricevuto a Gerusalemme dal ministro degli esteri israeliano Gabi Ashkenazi. Successivamente, in una cerimonia ufficiale, il nuovo ambasciatore ha presentato le sue credenziali al presidente d’Israele Reuven Rivlin. Rivlin gli ha dato il benvenuto in arabo, prima di continuare il discorso in ebraico. “Questa è una cerimonia per me commovente” ha detto Rivlin ricordando l’amore del suo defunto padre per l’arabo e la sua traduzione del Corano in ebraico. “I nostri paesi hanno un ethos comune – ha continuato Rivlin – Piccoli paesi impegnati a trasformare la terra arida in giardini fiorenti, contro ogni previsione. E’ un giorno fantastico questo in cui la bandiera degli Emirati sventola accanto alla bandiera israeliana sulla residenza del presidente a Gerusalemme. L’intera nazione israeliana è commossa. I leader firmano accordi, ma la pace vera e duratura la fa la gente faccia a faccia”. Dal canto suo, Al Khaja ha ricordato che i due paesi “sono le economie più grandi e importanti della regione e hanno collaborato nella lotta contro il covid-19. “I nostri due paesi hanno una missione comune: stabilire pace e sicurezza in tutta la regione”, ha concluso il neo ambasciatore.
Gerusalemme, 1 marzo 2021: il primo ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Israele, Mohammad Mahmoud Al Khajah (a destra), presenta le credenziali al presidente Reuven Rivlin (clicca per ingrandire)
2 Marzo 2021
Il ministro degli esteri israeliano Gabi Ashkenazi ha parlato al telefono, lunedì, con il suo omologo dell’Oman Badr Albusaidi. L’Oman non ha relazioni diplomatiche ufficiali con Israele. “Durante la chiamata – ha detto Ashkenazi – sono state scambiate opinioni su una serie di questioni di interesse comune, nonché sull’importanza di sostenere tutti gli sforzi volti a raggiungere la pace e la stabilità nella regione. Abbiamo anche deciso di mantenere il canale di comunicazione diretto e di rafforzare ulteriormente la cooperazione”.
2 Marzo 2021
Dopo l’annuncio a gennaio che Emirates Post Group avrebbe aggiunto Israele alla sua rete operativa, a partire da lunedì il servizio postale israeliano ha avviato la spedizione diretta di buste e plichi anche da e verso il Bahrain.
2 Marzo 2021
Il governo israeliano ha approvato un piano da 150 milioni di shekel (45 milioni di dollari) per combattere il dilagare della violenza comune e della criminalità organizzata nelle comunità arabe del paese. Lo ha annunciato lunedì l’Ufficio del primo ministro. L’approvazione di un importante piano d’emergenza per combattere il problema è da tempo una richiesta centrale dei parlamentari arabi.
2 Marzo 2021
Israele fornirà vaccini anti-coronavirus al personale della forza multinazionale di pace (Multinational Force and Observers, MFO) di stanza nella penisola egiziana del Sinai. Secondo fonti governative israeliane, almeno 2.400 dosi sono state destinate a questo scopo. La MFO, composta da contingenti di 13 paesi (tra cui Italia e Usa), ha il compito di monitorare la smilitarizzazione del Sinai nell’ambito dell’accordo di pace israelo-egiziano del 1979.
2 Marzo 2021
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato lunedì l’Iran dell’attacco alla nave cargo di proprietà israeliana della scorsa settimana nel Golfo di Oman. “E’ stato effettivamente un atto dell’Iran, questo è chiaro” ha detto Netanyahu parlando all’emittente pubblica israeliana Kan . Alla domanda se Israele intende reagire, Netanyahu ha detto che l’Iran “è il più grande nemico d’Israele e lo stiamo colpendo in tutta la regione”. Il primo ministro ha aggiunto d’aver chiarito col presidente degli Stati Uniti Joe Biden che Israele non consentirà all’Iran di dotarsi di armi nucleari indipendentemente dai termini di qualsiasi eventuale accordo multinazionale. Lunedì mattina il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, ha “fermamente respinto l’accusa” dell’attacco alla nave, aggiungendo: “La sicurezza del Golfo Persico è estremamente importante per l’Iran”.
2 Marzo 2021
La Siria ha attribuito a Israele un attacco missilistico avvenuto domenica notte nei pressi della capitale Damasco. Non si ha notizia di vittime. No comment delle Forze di Difesa israeliane. Secondo mass-media israeliani come Kan News , Canale 13 e Ma’ariv , l’attacco avrebbe preso di mira siti iraniani e potrebbe essere una risposta all’esplosione della scorsa settimana che ha colpito una nave cargo di proprietà israeliana nel Golfo di Oman. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, è stata colpita l’area di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco, dove si trovano le Guardie Rivoluzionarie iraniane e il gruppo terroristico libanese Hezbollah.
1 Marzo 2021
Complessivamente sono più di otto milioni le dosi di vaccino Pfizer anti-coronavirus che sono state somministrate in Israele, ha annunciato domenica mattina il ministro della Salute Yuli Edelstein. Degli otto milioni di dosi, più di tre milioni sono seconde dosi. In dettaglio, domenica mattina 4.687.114 israeliani avevano ricevuto almeno una dose, e 3.320.355 avevano ricevuto anche la seconda dose.
Vaccinazioni in corso a Hod Hasharon, Israele centro (clicca per ingrandire)
Un frate francescano viene vaccinato a Gerusalemme (clicca per ingrandire)
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