Ci sembrava di sapere tutto quello che c'era da sapere sul fanatismo religioso dei nostri nemici: sull'istigazione, sulla predicazione dell'odio, su un'ideologia organizzata e sistematica che mira a sterminarci.
Quasi tutti quelli a cui ho chiesto del reportage del New York Times sui particolari del massacro del 7 ottobre ("Screams without Words", 28.12.23) mi hanno detto che era troppo doloroso leggerlo fino in fondo.
Non c'è alcun dubbio che la liberazione degli ostaggi, tutti gli ostaggi, debba essere una priorità. Ma è altrettanto importante distruggere le capacità militari di Hamas e impedire alla sua dirigenza a Gaza di mantenersi il potere.
Alla manifestazione pro-Hamas e anti-Israele tenutasi sabato scorso a Londra è stato toccato un nuovo livello di quello che si può solo definire un mix di cose insensate e incredibili.
Izzat Al-Rishaq, membro dell'Ufficio politico di Hamas, ha diffuso su Telegram una dichiarazione in arabo e in inglese in cui elogia "il team legale dello stato del Sud Africa presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia" per le sue argomentazioni contro Israele
Come i peggiori mafiosi, come i peggiori gangster, come la bande criminali dei cartelli della droga: da cento giorni i terroristi nazi-jihadisti palestinesi di Hamas e gruppi associati tengono in ostaggio 136 innocenti rapiti il 7 ottobre in Israele e deportati a Gaza
“La prima volta che mi freghi, ti devi vergognare tu; la seconda volta che mi freghi, mi devo vergognare io” come dice un proverbio che circola sin dal 1600. Secondo questo metro di misura, il mondo dovrebbe sprofondare nel ridicolo perché Hamas riesce a imbrogliarlo più e più volte.
Se si applicano correttamente le norme internazionali e le leggi di guerra, il Sud Africa non ha alcuna una possibilità di far valere le sue accuse di genocidio contro Israele, dato che l’intero “spettacolo” messo in piedi alla Corte Internazionale di Giustizia non è altro che una trovata politica progettata per infangare il nome di Israele
Il governo israeliano ha lanciato un sito web dedicato al massacro del 7 ottobre che presenta una galleria di immagini e video sulle atrocità compiute dai terroristi nazi-islamisti palestinesi nei kibbutz e nelle altre località vicine alla striscia di Gaza.
In un documento pubblicato lunedì scorso, l’Associazione internazionale degli avvocati e giuristi ebrei smonta l’accusa di genocidio dei palestinesi intentata contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia.