Palestinesi in lutto per Saddam

E' vivo il ricordo di quando versava 25.000 dollari alle famiglie degli attentatori suicidi

image_1529Manifestazioni di profondo lutto e cerimonie di condoglianze in onore di Saddam Hussein sabato e domenica nei territori palestinesi. A differenza della quasi totalità del resto del mondo, in Cisgiordania e striscia di Gaza l’ex dittatore iracheno era considerato un grande alleato e un generoso benefattore.
“Abbiamo assistito al suo martirio – dice Khadejeh Ahmad, del campo palestinese di Qadora, in Cisgiordania – e giuro su Dio che siamo rimasti scossi nel profondo. Nessuno stava dalla parte dei palestinesi come lui”.
Durante la guerra del Golfo 1991 i palestinesi inneggiavano ai missili Scud lanciati da Saddam contro Israele (che non era coinvolto nella guerra) cantando “Beneamato Saddam, bombarda Tel Aviv”.
Saddam Hussein si conquistò ulteriori simpatie fra i palestinesi durante la cosiddetta seconda intifada, l’ondata terroristica anti-israeliana scoppiata nel settembre 2000, quando ordinò di versare 25.000 dollari alla famiglia di ogni attentatore suicida che riusciva a compiere una strage di israeliani e 10.000 dollari alle famiglie dei palestinesi morti negli scontri a fuoco con gli israeliani. Questo avveniva quando lo stipendio medio nei territori era di 35 dollari.
L’appoggio di Saddam al terrorismo palestinese aveva l’evidente scopo di guadagnarsi il sostegno di vasti settori dell’opinione pubblica del mondo arabo.
“Preghiamo Dio che punisca chi gli ha fatto questo”, dice Ghanem Mezel, della cittadina di Saeer nella Cisgiordania meridionale, parlando dell’esecuzione di Saddam.
In varie città palestinesi sono state erette “tende delle condoglianze” dove la gente può riunirsi per celebrare il lutto all’ombra di bandiere irachene e palestinesi e ritratti dell’ex dittatore, spesso insieme all’ex rais palestinese Yasser Arafat.

(Da: Jerusalem Post, 31.12.06)

Nella foto in alto: Palestinesi di Fatah inneggiano a Saddam Hussein sabato a Jenin