Per la tv dell’Autorità Palestinese, la Carta dell’Olp invoca tuttora la distruzione di Israele

Un programma educativo della tv di Abu Mazen si dimentica di dire che sin dagli anni ’90 l’Olp si è impegnata a cancellare le clausole della Carta Nazionale palestinese che contraddicono il diritto di Israele ad esistere

Testo sotto la mappa: “Un diritto che le convenzioni e le norme internazionali confermano” (clicca per ingrandire)

Nel quadro di una serie intitolata “Lessico della rivoluzione”, la tv ufficiale dell’Autorità Palestinese ha ripetutamente trasmesso a marzo un filmato educativo in cui viene presentata la Carta Nazionale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina del 1964, che invoca esplicitamente la distruzione di Israele, senza fare alcun cenno al fatto che l’Olp, con la firma degli accordi di Oslo della prima metà degli anni ’90, si è impegnata ad annullare tutte le clausole della Carta che contraddicono il riconoscimento reciproco e l’obiettivo della pace.

La circostanza è stata segnalata la scorsa settimana dalla ong Palestinian Media Watch, che ha sottolineato come la voce narrante della trasmissione rafforzi la negazione del diritto di esistere di Israele affermando:

“La Carta si basa sul diritto all’autodifesa e al ritorno della patria rubata nella sua interezza, ed è un diritto che le convenzioni e le norme internazionali confermano”.

Ad eliminare ogni dubbio sul fatto che tutto Israele viene definito come “patria rubata”, la frase è accompagnata da una mappa del Medio Oriente nella quale Israele risulta cancellato.

Il video educativo dell’Autorità Palestinese afferma inoltre:

“Le clausole della Carta Nazionale includono una serie di questioni. La prima clausola afferma che la Palestina è una terra araba ed è collegata con un legame nazionale alle altre terre arabe che insieme ad essa formano la grande patria araba, e che il popolo arabo palestinese è quello che ha legittimo diritto alla patria ed è parte inseparabile della nazione araba. Le altre clausole riguardano l’identità palestinese e l’importanza della causa palestinese per l’esistenza araba”.

Il programma non manca di ricordare che nel 1968 vennero apportati degli emendamenti alla Carta dell’Olp, ma tace completamente il fatto che altri emendamenti avrebbero dovuto essere introdotti dopo la firma degli accordi di Oslo, e che tali emendamenti dovevano annullare tutte le clausole che negano il diritto di Israele ad esistere, compresi quelle citate nel programma televisivo.

Nella lettera indirizzata all’allora primo ministro israeliano Yitzhak Rabin che accompagnava la Dichiarazione di Principi del 1993, Yasser Arafat scrisse:

“L’Olp afferma che gli articoli della Carta palestinese che negano il diritto di Israele ad esistere e le disposizioni che non sono coerenti con gli impegni di questa lettera sono ora inefficaci e non più validi. Di conseguenza, l’Olp si impegna a sottoporre al Consiglio Nazionale palestinese per l’approvazione formale i cambiamenti necessari riguardo alla Carta palestinese “.

L’Accordo ad interim del settembre 1995 tra Israele e Olp ribadiva l’obbligo dell’Olp a modificare la sua Carta:

“L’Olp si impegna affinché, entro due mesi dalla data di insediamento del Consiglio, il Consiglio Nazionale palestinese si convochi e approvi formalmente i cambiamenti necessari riguardo alla Carta palestinese, secondo l’impegno preso nelle lettere firmate dal presidente dell’Olp e indirizzate al primo ministro d’Israele in data 9 settembre 1993 e 4 maggio 1994”. (Articolo XXXI-9)

Ma nulla di tutto questo viene spiegato dalla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese ai suoi ascoltatori.

Nel frattempo si apprende che il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen, intervenendo domenica scorsa alla conferenza annuale del gruppo della sinistra ebraica americana J Street, ha esortato l’amministrazione Biden ad abrogare la norma che qualifica come organizzazione terroristica l’Olp, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina da lui presieduta. Nel suo video-discorso, Abu Mazen ha affermato che la designazione dell’Olp come terrorista non è più pertinente dal momento che “l’Olp ha firmato gli accordi di Oslo con Israele”.

(Da: palwatch.org, Jerusalem Post, 16-17.3.21 – Times of Israel, israele.net, 18.4.21)