Perché il sig. Falk non è gradito in Israele

Oltre alla tendenziosità del mandato, il pregiudizio è aggravato dai preconcetti dello stesso Relatore

image_2346Negli ultimi tre anni Israele ha accolto con spirito collaborativo ben sette Relatori Speciali del Consiglio Onu per i Diritti Umani, un Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e l’Alto Commissario Onu per i Diritti dell’Uomo. Rientra infatti nella consolidata politica d’Israele impegnarsi nel dialogo internazionale e cooperare con i diversi strumenti di accertamento internazionale.
Tuttavia, il mandato dello Special Rapporteur sui Diritti Umani nei Territori Palestinesi è un testo particolarmente prevenuto e distorto. Innanzitutto è l’unico mandato del Consiglio per i Diritti Umani che non sia stato riesaminato né modificato dal 1992. Inoltre è un mandato formulato in modo tale da dettare già in modo predeterminato le conclusioni del rapporto, senza alcun riguardo per i risultati reali dell’indagine condotta dal Relatore.
Il mandato ignora completamente tutte le violazioni dei diritti umani da parte dei palestinesi, sia a danno di israeliani che a danno di altri palestinesi. In questo modo al Relatore, quand’anche lo volesse, viene impedito per mandato di prendere in esame la questione delle violazioni dei diritti umani da parte palestinese.
Nel caso del prof. Richard Falk, oltre alla tendenziosità insita nel testo del mandato, il pregiudizio è ulteriormente aggravato dalle opinioni profondamente politicizzate dello stesso Relatore che legittima il terrorismo di Hamas e indulge in vergognosi paragoni con la Shoà. Alla luce delle sue veementi prese di posizioni pubbliche in passato, è difficile conciliare la sua nomina con i requisiti richiesti delle procedure interne dello stesso Consiglio, che prevedono la nomina di inviati che siano imparziali, obiettivi e dotati della qualità dell’integrità personale.
Per questo Israele ha messo in chiaro che il signor Falk non era invitato né gradito in Israele nella sua funzione di Special Rapporteur. Ciò nondimeno, a prescindere dalle proprie riserve, Israele ha agevolato la visita a titolo personale del signor Falk in Israele nel giugno 2008 per presenziare ad un evento accademico. Ma il signor Falk approfittò di quella visita per presentare quest’anno un rapporto fazioso alla Terza Commissione, durante la 63esima sessione dell’Assemblea Generale delle Onu.
Il recente tentativo del signor Falk di entrare in Israele, non invitato, nella sua funzione di Special Rapporteur, pur essendo perfettamente consapevole delle riserve chiaramente espresse da Israele, si pone in aperto contrasto con le Norme Operative per le Procedure Speciali del Consiglio per i Diritti Umani adottate nel giugno 2008, che sottolineano la necessità del consenso e del coordinamento con lo Stato interessato. Per questo l’ingresso è stato negato.

(Da: Foreign Ministry Spokesperson, 15.12.08)

Nella foto in alto: Fucilazione sommaria di uomini di Fatah ad opera di Hamas nella striscia di Gaza. Il Relatore Speciale Onu sui Diritti Umani nei Territori Palestinesi non può, per mandato, indagare sulle violazioni ad opera di palestinesi