Perché Abu Mezen si è ben guardato dall’esprimere rammarico per il massacro alle Olimpiadi di Monaco

La verità è che da decenni Autorità Palestinese e Fatah si gloriano di quella strage considerata un fiore all'occhiello della “resistenza” palestinese

Di Nan Jacques Zilberdik

Nan Jacques Zilberdik, autrice di questo articolo

Come è ormai noto, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in Germania è stato chiesto al presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen se non intendesse scusarsi per il massacro delle Olimpiadi di Monaco di cinquant’anni fa, quando i terroristi palestinesi sequestrarono, torturarono e trucidarono 11 atleti israeliani. Lungi dall’esprimere scuse o rammarico, Abu Mazen ha accusato Israele di aver commesso “50 Olocausti” contro i palestinesi.

C’è un’ovvia ragione per cui Abu Mazen si è guardato bene dallo scusarsi per quella strage (alla cui preparazione aveva attivamente collaborato). La ragione è che Autorità Palestinese e Fatah sono fiere di quell’attentato e quegli omicidi perpetrati a sangue freddo, sotto la copertura della sigla Settembre Nero, nel luogo simbolo per eccellenza di tregua e pace fra i popoli, sono considerati un fiore all’occhiello della “resistenza” palestinese.

Da quasi 50 anni, l’Autorità Palestinese e Fatah – entrambe istituzioni presiedute da Abu Mazen – esprimono aperto compiacimento per il massacro alle Olimpiadi del ’72 e profonda ammirazione per i terroristi che lo orchestrarono e realizzarono.

Solo pochi mesi fa, Palestine Media Watch riferiva che Tawfiq Tirawi, un alto esponente di Fatah, aveva elogiato gli stragisti di Monaco definendoli “eroi”:

Testo postato da Tawfiq Tirawi: “Nell’anniversario della morte da martire del combattente nazionale ed eccezionale combattente votato al sacrificio Atef Bseiso [uno dei terroristi implicati nell’organizzazione della strage di Monaco], eleveremo la memoria della rivoluzione nei nostri ricordi. Davanti a noi si levano i leader martiri Abu Ali Iyad [un capo terrorista di Fatah], Salah Khalaf “Abu Iyad” [capo di Settembre Nero] e gli eroi dell’operazione di Monaco. La terra riprenderà la propria gloria attraverso i suoi virtuosi figli che creano la gloria della rivoluzione”.
(Dalla pagina Facebook del membro del Comitato Centrale di Fatah Tawfiq Tirawi, 8.6.22)

Nel corso degli anni, Palestine Media Watch ha documentato numerose occasioni in cui Autorità Palestinese e Fatah si gloriavano del massacro delle Olimpiadi di Monaco. Ecco solo alcuni esempi:

Autorità Palestinese: i pianificatori del massacro di Monaco hanno mostrato “aspetti spettacolari di orgoglio, gloria e fedeltà” (2021).

Fatah: l’assassinio di atleti israeliani a Monaco è stata una “operazione eroica” (2021).

Il consigliere di Abu Mazen Mahmoud Al-Habbash definisce “beneamati” i maggiori terroristi, incluso il capo di Settembre Nero Abu Iyad (2020).

Il nuovo portale d’ingresso di una università palestinese viene intitolato al terrorista che ha ideato il massacro delle Olimpiadi di Monaco (2020).

Israele.net: Probabilmente molti in Occidente pensano che i sentimenti di orrore e di condanna per il massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del settembre 1972 siano un fatto universale, un po’ come il raccapriccio e la riprovazione per le agghiaccianti decapitazioni in video o il turpe mercato di schiave del sesso yazide perpetrati pochi anni fa dall’Isis. In fondo, quali dubbi morali potrebbero mai sorgere di fronte a undici atleti ebrei dello stato d’Israele catturati, torturati e trucidati proprio in Germania a soli 27 anni dalla Shoà, e proprio durante le Olimpiadi, luogo e simbolo fin dall’antichità di una sacra tregua di pace fra i popoli? “Un crimine selvaggio contro la civiltà, consumato da menti malate”, definì la strage re Hussein di Giordania. Ebbene, no. L’esecrazione non è universale. Grazie alla puntuale opera di documentazione della ong Palestinian Media Watch veniamo a sapere che il mese scorso un nuovo portale d’ingresso alla Palestine Polytechnic University di Hebron, donato dal Consiglio dell’Unione Studentesca dell’ateneo, è stato intitolato “con orgoglio” alla memoria del “martire Salah Khalaf Abu Iyad” … Leggi tutto l’articolo di israele.net

Post su internet: “Operazione di Monaco, 5 settembre 1972: Fatah c’era” (2016)

Video di Fatah:Settembre Nero sbalordì il mondo e lo costrinse a stare col fiato sospeso per più di 12 ore” (2018).

Una scuola dell’Autorità Palestinese a Tulkarem viene intitolata alla memoria del terrorista che ha ideato il massacro delle Olimpiadi di Monaco. E’ la quarta scuola palestinese intitolata a Salah Khalaf/Abu Iyad “per commemorare la memoria di questo grande combattente nazionale” (2016).

Fatah celebra il capo terrorista della strage di Monaco: “Ali Hassan Salameh, il comandante martire, il principe rosso. La gloria nel suo nome è sufficiente” (2015).

L’Autorità Palestinese elogia Amin Al-Hindi, uno dei pianificatori del massacro, come “una delle stelle che hanno brillato allo stadio olimpico di Monaco” (2010).

Considerando la costante glorificazione della strage di atleti israeliani a Monaco da parte di Autorità Palestinese e Fatah, non sorprende che Abu Mazen si sia rifiutato di scusarsi in quanto ciò avrebbe rinnegato uno degli elementi essenziali nell’ideologia delle istituzioni che egli presiede: promuovere, premiare e glorificare il deliberato assassinio di innocenti israeliani.

(Da: palwatch, israele.net, 18-21.8.22)