Peretz: legittimi e necessari i sorvoli sul Libano

Israele deve tutelarsi finché la risoluzione 1701 è violata ad ogni livello da parte libanese

image_1409I voli di ricognizione delle forze aeree israeliane proseguiranno nei cieli del Libano finché la risoluzione Onu 1701 non sarà pienamente applicata. Lo ha detto nella riunione di governo di domenica il ministro della difesa israeliano Amir Peretz. Finché la Siria non smetterà di trasferire armi verso il Libano in aperta violazione della risoluzione, ha detto Peretz, Israele ha il pieno diritto di tutelarsi continuando con i sorvoli.
“Una quantità di informazioni di intelligence in nostro possesso – ha spiegato il ministro della difesa israeliano – indica un aumento dello sforzo di trasferire armi” e dunque “la legittimità dei sorvoli non fa che crescere. Finché la risoluzione non è rispettata, non abbiamo altra scelta”.
Sabato, reagendo a un duro attacco del governo francese contro i voli israeliani, il portavoce del ministero degli esteri israeliano Mark Regev aveva sollecitato la comunità internazionale a puntare l’attenzione sulle evidenti violazioni libanesi della risoluzione 1701 anziché condannare la reazione israeliana.
Venerdì il ministro della difesa francese Michele Alliot-Marie aveva detto in conferenza stampa che le violazioni dello spazio aereo libanese potrebbero offrire un pretesto per rompere il cessate il fuoco imposto dalla 1701, e le aveva definite “estremamente pericolose” spingendosi ad affermare che le truppe francesi inquadrate nell’Unifil potrebbero considerare i sorvoli israeliani come un atto ostile e reagire aprendo il fuoco.
Le parole di Michele Alliot-Marie hanno rafforzato la preoccupazione di Gerusalemme, espressa già prima dell’arrivo della forza internazionale nel Libano meridionale, secondo cui tale presenza, lungi dal proteggere il confine israelo-libanese e assistere Beirut nell’opera di disarmo di Hezbollah (come prescritto dalla risoluzione Onu), avrebbe piuttosto creato occasione di attriti e tensioni fra Israele e i paesi presenti coi loro soldati sul terreno.
Regev ha ricordato che Israele, ritirando tutti i suoi soldati entro la vigilia di Yom Kiuppur, ha adempiuto al requisito essenziale della 1701, ponendo fine ai combattimenti, mentre lo stesso non si può dire della parte libanese. “Qualunque persona obiettiva che guardi al grado di attuazione della 1701 – ha detto – non può che convenire che l’onere della sua applicazione ricade ora sulla parte libanese, che deve ancora attuare i suoi impegni essenziali”.
Impegni che, secondo il portavoce israeliano, sono al momento almeno tre. Primo, i soldati israeliani Ehud Goldwasser e Eldad Regev sono tuttora trattenuti in ostaggio, in aperta violazione della risoluzione. Secondo, l’embargo decretato dalla comunità internazionale contro il trasferimento di armi a Hezbollah non è ancora pienamente applicato e “purtroppo si continuano a registrare forniture di armi illegali”. Terzo, la risoluzione prevede la rimozione dei membri armati di Hezbollah da tutta la regine libanese a sud del fiume Litani, e finora nemmeno questo è stato fatto.
“Dunque, anziché puntare l’indice contro Israele – continua il portavoce – noi riteniamo che la comunità internazionale dovrebbe concentrarsi sulle violazioni che avvengono da parte libanese”.
In ogni caso, ha aggiunto, benché la risoluzione sia ancora largamente inapplicata, Israele “non dispera” perché considera la sua applicazione come “un processo in corso”. Tuttavia, i sorvoli israeliani costituiscono “sotto molti aspetti una risposta alla continua violazione della 1701 da parte libanese: finché l’embargo sulle armi non viene fatto rispettare – ha concluso il portavoce israeliano – noi siano costretti ad agire; finché i membri armati di Hezbollah non vengono fatti sgomberare dal Libano meridionale, noi siamo costretti a tutelarci. Così come è assolutamente legittimo che Israele cerchi di raccogliere qualunque informazione possibile sulla sorte degli ostaggi”.

(Da: YnetNews, 22.10.06)

Nella foto in alto: Il ministro della difesa francese Michele Alliot-Marie