Più di 90 razzi palestinesi da Gaza sui civili del sud d’Israele

Mentre le Forze di Difesa israeliane continuano a colpire in modo mirato i capi terroristi.

image_3381Ondata di razzi palestinesi lanciati dal nord della striscia di Gaza sulle città israeliane di Beersheba, Ashdod, Gan Yavne e su villaggi e fattorie del sud di Israele.
Secondo la stima delle Forze di Difesa israeliane, da venerdì sera fino a mezzogiorno di sabato i terroristi palestinesi hanno lanciato più di 90 razzi, fra Qassam e Grad a più lunga gittata. Almeno otto i feriti, venerdì sera, nella zona di Eshkol, compresi alcuni lavoranti stranieri. Danni a vetture, tralicci elettrici, finestre delle abitazioni.
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato che reagiranno con la massima determinazione alla serie di attacchi. Fonti della difesa hanno inoltre elogiato il sistema anti-missile “cupola di ferro” e le squadre che vi operano, che hanno intercettato con successo i 25 razzi sparati dalla striscia di Gaza sulle città di Beersheba, Ashdod e Ashkelon, mentre altri 65 razzi esplodevano in campi aperti. Si tratta della migliore performance del sistema antimissile israeliano finora registrata.
“Le istruzioni date alla popolazione dal Comando della difesa civile – ha detto un ufficiale – si sono dimostrate valide per salvare vite umane, e vanno seguite”. Il Comando, fra l’altro, ha dato istruzione a tutti coloro che vivono nel raggio di 40 km dalla striscia di Gaza di restare sempre nelle vicinanze di rifugi e aree protette.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono col sindaco di Ashkelon, Benny Vakni, esprimendogli solidarietà e appoggio di fronte all’escalation che colpisce gli abitanti della città.
“Questa escalation non può essere ignorata” ha dichiarato il sindaco di Beersheba, Ruvik Danilovich, aggiungendo d’essere totalmente d’accordo con la decisione del governo di autorizzare l’uccisione mirata di capi di cellule terroristiche che preparano attentati contro i cittadini israeliani. “Questi terroristi devono capire che la responsabilità è loro – ha sottolineato Danilovich – Anche se al momento [le uccisioni mirate] aumentano le tensioni, alla lunga producono deterrenza”.
Venerdì sera le Forze di Difesa israeliane hanno colpito e ucciso Zuhair al-Qaissi, comandante dell’ala terroristica dei Comitati di Resistenza Popolare, il gruppo terroristico alleato di Hamas responsabile del sequestro di Gilad Shalit (il soldato israeliano trattenuto in ostaggio per più di cinque anni e usato come arma di ricatto per costringere Israele a scarcerare più di mille palestinesi condannati a pene detentive per reati di terrorismo). Nell’esplosione che ha distrutto l’autovettura di al-Qaissi è morto anche suo genero, Mahmoud Hanini, anch’egli un capo terrorista. Secondo il portavoce dell’esercito israeliano, l’azione si è resa necessaria per sventare un grave attentato contro Israele che era ormai giunto alla fase dei preparativi finali e che probabilmente sarebbe stato realizzato a partire dal Sinai (come quello che ha causato 8 morti e 25 feriti nell’agosto scorso, nella zona a nord di Eilat).
Il raid israeliano contro i capi terroristi è stato condannato sia da Hamas che dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen).
Più tardi, nel corso della notte di venerdì notte e della mattinata di sabato, le Forze di Difesa israeliane hanno individuato e colpito a più riprese cellule di terroristi impegnate nel lancio di razzi. Secondo l’agenzia palestinese Ma’an, i raid avrebbero causato la morte di 10 o 12 terroristi della Jihad Islamica.
Le Forze di Difesa israeliane hanno ribadito di non essere in alcun modo interessate a un’escalation, ma di essere determinate a difendere i cittadini d’Israele da ogni attacco e a reagire tempestivamente contro qualunque tentativo di attività terroristica.

(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 10.3.12)

Nella foto in alto: Danni causati da razzi palestinesi