Più donne e arabi, meno ultra-ortodossi

Cambiamenti in vista nella 20esima Knesset

La Knesset in sessione plenaria (clicca per ingrandire)

Quando la 20esima Knesset si insedierà ufficialmente, il prossimo 31 marzo, si noteranno alcuni interessanti cambiamenti quantitativi nell’assetto del parlamento israeliano (composto da una sola Camera di 120 parlamentari).

I risultati ufficiali delle elezioni di martedì scorso arriveranno solo giovedì, dopo che sarà stato completato il conteggio di tutti i voti dei militari, dei diplomatici all’estero ecc.; quindi alcuni di questi numeri potrebbero subire delle variazioni, anche non marginali.

L’affluenza alle urne è stata del 71,8%, vale a dire la più alta da sedici anni a questa parte, dopo quella delle elezioni del 1999 (78,7%).

Il numero dei partiti entrati alla Knessetdieci – è invece il più basso dalle elezioni del 1992, un dato certamente legato, fra l’altro, all’innalzamento della soglia minima di ingresso al 3,25%.

Il Likud è cresciuto di 10 seggi, più di ogni altro partito, seguito dall’Unione Sionista (Laburisti più HaTnuà) e dalla Lista Araba Comune (Lista Araba, Ta’al, Balad e Hadash) che hanno guadagnato 3 seggi ciascuno (considerando la somma delle liste che nella Knesset precedente erano presenti separate).

I partiti che hanno subito le maggiori perdite sono Yesh Atid (di Yair Lapid), che ha perso 8 seggi, seguito da Bayit Yehudi (di Naftali Bennett) e dallo Shas, che hanno perso 4 seggi ciascuno.

La nuova Knesset vedrà l’ingresso di una quarantina di volti nuovi: 9 ciascuno per Likud e Kulanu (di Moshe Kahlon), 8 ciascuno per Unione Sionista e Lista Araba Comune, 2 ciascuno per Bayit Yehudi e Yisrael Beytenu (di Avigdor Liberman), uno per Yesh Atid.

Per la seconda volta di fila, la Knesset supera il proprio record di parlamentari donne: 28, contro le 27 della scorsa legislatura (dieci anni fa erano solo 17). Vi saranno 8 deputate dell’Unione Sionista, 6 del Likud, 4 di Kulanu, 3 di Yesh Atid, 2 del Meretz e una ciascuno di Bayit Yehudi e Yisrael Beytenu. Per contro, ci sono due liste nella Knesset senza parlamentari donne: Shas ed Ebraismo Unito della Torà.

Il numero di parlamentari arabi è passato da 12 a 17, sia per l’affermazione della Lista Araba Comune (che tuttavia non ha solo parlamentari arabi), sia perché Likud e Unione Sionista hanno aggiunto un parlamentare arabo ciascuno.

Cala invece da 39 a 28 il numero di parlamentari ortodossi, contando sia i religiosi-nazionalisti sia gli ultra-ortodossi (non sionisti). In particolare, i partiti ultra-ortodossi hanno perso complessivamente 5 seggi, Bayit Yehudi ha perso 5 parlamentari religiosi e Yesh Atid uno. Anche Elazar Stern, di HaTnuà, che correva nella lita di Yesh Atid, non è entrato alla Knesset. Per contro, il Likud ha guadagnato due religiosi – Jacky Levy e Avraham Ngosa, che vanno ad aggiungersi a Yuli Edelstein, Ze’ev Elkin e Tzipi Hotovely –, mentre l’Unione Sionista ne guadagna uno, Revital Swed. Anche Kulanu ha una nuova parlamentare religiosa, Rachel Azaria.

I volti dei candidati (i parlamentari vengono eletti secondo l’ordine di lista)

Cronologia dettagliata delle elezioni in Israele a partire dal 1949

(Da: Jerusalem Post, 18.3.15)