Predicatore a Gaza: “Solo con le armi istituiremo il califfato”

E il capo di Hamas: “La stampa mondiale si è abbeverata alla nostra versione dei fatti”

Il 29 agosto scorso lo sceicco Abu Iyad Funun ha pronunciato un sermone del venerdì nella moschea al-Huda di Gaza brandendo un mitra d’assalto e proclamando che le armi sono l’unico mezzo con i cui i palestinesi potranno istituire il “califfato”. Lo sceicco Abu Iyad Funun è uno dei detenuti palestinesi per terrorismo che nel 2011 vennero scarcerati nel quadro del ricatto di Hamas per il rilascio dell’ostaggio israeliano Gilad Shalit sequestrato nel 2006. Nuovamente arrestato in Cisgiordania per attività terroristiche e conseguentemente condannato a scontare i 10 anni di carcere della sentenza originaria, Abu Iyad Funun è stato di nuovo scarcerato ed espulso nella striscia di Gaza nel 2013, dopo che aveva iniziato uno sciopero della fame. Questo il brano saliente del sermone diffuso via internet (sottotitolato in inglese da MEMRI):

Abu Iyad Funun: «Sono venuti per conquistare la striscia di Gaza. Sono riusciti a farlo? No, non ci sono riusciti. Sono venuti per portarci via queste armi. Ho ancora in mano quest’arma, o no? Sono venuti per portarci via queste armi. Ci sono riusciti?»

Dall’uditorio: «Allah è grande, Allah sia lodato»

Abu Iyad Funun: «Sono venuti a prendere le nostre armi, ma le armi sono ancora nelle nostre mani. Non sono riusciti a prenderci un solo fucile, un solo proiettile, un solo razzo. Sono venuti a distruggere i tunnel. Li hanno distrutti? Sono venuti per fermare i nostri lanci di razzi verso di loro. I razzi si sono forse fermati? Sono venuti per farci arrendere. Ci siamo forse arresi? Sono venuti per umiliarci. Ci hanno forse umiliati? Sono venuti per spezzarci. Ci hanno forse spezzati? […] Questa guerra ha dimostrato che queste armi sono il solo mezzo per liberare la nostra terra. Queste armi sono il solo mezzo per liberare la moschea al-Aqsa [a Gerusalemme]. Queste armi sono il solo mezzo per istituire lo stato islamico. Queste armi sono il solo mezzo per ristabilire il califfato di Maometto. Queste armi sono l’unico nostro mezzo per istituire la legge di Allah. Perciò prenderanno le nostre anime prima che possano prenderci le nostre armi».

Dall’uditorio: «Allah è grande, ogni lode ad Allah»

(Da: MEMRI Middle East Media Research Institute, 29.8.14)

 

Parlando a una cerimonia in commemorazione dei reporter palestinesi morti nella striscia di Gaza durante i recenti combattimenti con Israele, il capo di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh ha dichiarato che i mass-media palestinesi “sono stati il fiume a cui i mass-media internazionali hanno placato la loro sete di informazioni su ciò che stava accadendo” durante la guerra. Questi i passi salienti del discorso, trasmesso dalla tv al-Jazeera il 29 agosto scorso (sottotitolato in inglese da MEMRI):

Ismail Haniyeh: «In questa guerra, abbiamo vinto anche la guerra dei mass-media. Questa guerra è stata una vittoria militare conseguita ancor prima della fine della guerra. Questa guerra è stata una vittoria sul fronte militare, sul fronte politico, sul fronte dei mass-media e sul fronte morale. Abbiamo condotto una guerra anche nel campo dei valori morali. Pertanto il popolo palestinese ha vinto la guerra sul fronte militare, sul fronte politico e il fronte dei mass-media. La nostra versione ha preso il sopravvento nei mass-media ed è stata più credibile. La nostra immagine nei mass-media è stata più efficace. L’analisi dei mass-media e gli uomini dei mass-media [palestinesi] sono stati dappertutto il fiume a cui i mass-media globali hanno placato la loro sete di informazioni su ciò che stava accadendo sul terreno. Persino la stessa società sionista non credeva più alla versione dei suoi leader e dell’esercito israeliano. Hanno preso le loro notizie dai mass-media palestinesi impegnati nella resistenza».

(Da: MEMRI Middle East Media Research Institute, 29.8.14)