Prima o poi il coronavirus scompartirà, la paranoia antisemita no

Le teorie complottiste anti-ebraiche sul coronavirus non sono che l’ultima mutazione di una piaga che ha alle spalle una lunga tradizione

Di Manfred Gerstenfeld

Manfred Gerstenfeld, autore di questo articolo

La pandemia da coronavirus ha portato a una rapida proliferazione di una serie di teorie complottiste di stampo antisemita. Il fenomeno purtroppo non sorprende, giacché la tendenza a incolpare gli ebrei per ogni disgrazia generale è vecchia di secoli.

Una delle prime teorie complottiste anti-ebraiche venne registrata dallo storico ebreo dell’epoca romana Giuseppe Flavio, il quale riferisce che, secondo l’odiatore di ebrei Apione, grammatico e sofista alessandrino, gli ebrei avevano rapito un greco, lo avevano tenuto prigioniero nel Tempio di Gerusalemme, lo avevano sacrificato e lo avevano mangiato. Siamo di fronte a un’anteprima della calunnia del sangue, una delle principali varietà della menzogna complottista antisemita.

Saltiamo a oggi. L’ex presidente dell’Agenzia Ebraica Nathan Sharansky ha recentemente dichiarato: “Stanno incolpando gli ebrei, accusandoci di voler distruggere l’economia per fare soldi”. Sharansky ha sottolineato che quest’ultima virulenta propaganda antisemita, che incolpa gli ebrei per l’epidemia da coronavirus, ha presso le mosse in Iran, in Turchia e altri paesi ostili a Israele e agli ebrei. In Iran, i mass-media controllati dallo stato accusano dell’epidemia “i sionisti” e avvertono le persone di non usare nessun vaccino contro il coronavirus che venisse sviluppato da scienziati israeliani (anche se poi il grande grande ayatollah iraniano Nasser Makarem Shirazi ha detto che l’uso di un eventuale vaccino israeliano sarebbe consentito se non ci fossero alternative).

L’Anti-Defamation League riporta la convinzione dei suprematisti bianchi che gli ebrei abbiano creato il virus per incrementare il loro controllo su una popolazione decimata e trarne profitto finanziario: un messaggio che si sta diffondendo rapidamente su piattaforme tradizionali come Twitter, YouTube, Instagram e Reddit. Alcuni teorici della cospirazione insinuano che il virus sarebbe stato prodotto da Stati Uniti e Israele per colpire rivali politici come Cina e Iran. Un ospite della televisione di stato turca ha dichiarato: “Ebrei e sionisti hanno organizzato e progettato la vicenda del coronavirus come un’arma biologica, esattamente come l’influenza aviaria, allo scopo di ridisegnare il mondo, impadronirsi di paesi e isterilire la popolazione mondiale”.

Giugno 2016: davanti al Parlamento europeo, Abu Mazen accusa rabbini ebrei d’aver esortato il governo israeliano ad avvelenare i pozzi dei palestinesi

Anche i palestinesi sono impegnati a promuovere teorie complottiste anti-israeliane, mentre ricevono l’aiuto d’Israele nella lotta alla pandemia (si veda: Il premier di Abu Mazen accusa i soldati israeliani d’essere “untori” dell’epidemia da coronavirus, ndr). Il quotidiano dell’Autorità Palestinese al-Hayat al-Jadida ha pubblicato il 16 marzo una vignetta con il coronavirus sotto forma di carro armato israeliano che minaccia un povero palestinese con in braccio un bambino. Il quotidiano al-Quds di Gerusalemme est ha scritto che il coronavirus è un’arma biologica che Stati Uniti e Israele hanno schierato contro la Cina e l’Iran non essendo riusciti a danneggiarli con mezzi convenzionali.

Sulla stessa falsariga, la Guida Suprema iraniana ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che la sanità americana viene utilizzata per diffondere il virus e che il virus è stato appositamente progettato per colpire l’Iran utilizzando dati genetici iraniani ottenuti in qualche modo dagli Stati Uniti. Ha anche sostenuto che gli Stati Uniti vogliono mandare medici in Iran non per aiutare a combattere la crisi epidemica, ma per verificare gli effetti dell’arma che essi stessi hanno prodotto.

Il predicatore laico svizzero Ivo Sasek, fondatore del gruppo svizzero “Organic Christian Generation”, aveva già affermato in passato che i cospiratori ebrei si stanno apprestando a ridurre la popolazione mondiale a 500 milioni attraverso stragi di massa nell’ordine di miliardi di vite. Durante la crisi attuale, il gruppo ha diffuso un volantino che sostiene che il coronavirus è un’arma biologica lanciata sul mondo dall’ebreo ungherese-americano sopravvissuto alla Shoà George Soros. L’estremista di destra austriaco Martin Sellner, un personaggio con migliaia di seguaci, membro del gruppo neo-fascista “Identitäre”, diffonde l’idea analoga secondo cui la Fondazione di Soros “Open Society” sarebbe responsabile della crisi da coronavirus. Questa idea non è limitata a figure marginali di antisemiti europei: la candidata repubblicana al Congresso Usa Joanne Wright ha dichiarato che il virus è collegato a Soros e a Bill Gates.

Lo scorso 24 marzo il pittore italiano Giovanni Gasparro ha postato sulla sua pagina Facebook una sua opera dedicata a Simonino da Trento, attribuendogli l’onore della santità sebbene il culto sia stato formalmente abrogato nel 1965. Della morte del bambino nel 1475 furono falsamente accusati alcuni ebrei locali, in seguito torturati e trucidati. Il quadro del Gasparro rappresenta gli ebrei, dipinti secondo il classico stereotipo antisemita con tanto di candelabro, che consumano il presunto omicidio rituale

Le teorie complottiste antisemite hanno una lunga storia. La convinzione che gli ebrei siano collegati alla diffusione delle malattie è un’altra delle più consolidate menzogne complottiste, dopo la calunnia del sangue. Risale al Medioevo, quando gli ebrei furono accusati per le pestilenze come Morte Nera del XIV secolo: in quella occasione gli ebrei vennero accusati d’aver avvelenato i pozzi.

Il tema dell’avvelenamento e delle malattie è stato rilanciato dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen nel 2016, durante una sessione plenaria del Parlamento europeo davanti alla quale ha sostenuto che dei rabbini avevano esortato il governo israeliano ad avvelenare l’acqua potabile palestinese. Alla fine dell’intervento, Abu Mazen ha ricevuto una standing ovation da parte di molti parlamentari europei. Il presidente del parlamento europeo dell’epoca, il socialista tedesco Martin Schulz, definì il discorso di Abu Mazen “inspiring”. Due giorni dopo, Abu Mazen dovette ammettere che non c’era nessun rabbino che avesse detto una cosa del genere.

Palestinian Media Watch ha pubblicato un lungo elenco di versioni palestinesi contemporanee dell’antica calunnia. Ad esempio, l’accusa secondo cui Israele avrebbe diffuso l’Aids all’interno della comunità palestinese mediante donne promiscue. Altre mutazioni dello stesso tema comprendono l’accusa secondo cui dei medici sarebbero stati pagati per diffondere malattie tra i palestinesi: il che richiama alla memoria l’Unione Sovietica di Stalin dove medici ebrei furono arrestati e incriminati con l’accusa d’aver progettato di avvelenare Stalin e la dirigenza sovietica.

L’idea che ebrei e Israele vogliano dominare il mondo è un terzo importante filone delle teorie complottiste antisemite. Il testo fondamentale alla base di questa teoria è I Protocolli dei Savi di Sion, il celebre falso russo di epoca zarista tradotto e ristampato in gran numero per decenni. I Protocolli dei Savi di Sion vengono regolarmente ripubblicati e diffusi sia nel mondo musulmano che in Occidente. Poche settimane fa, la ong di inefficienza britannica Oxfam ha dovuto rimuoverne due edizioni dal suo negozio on-line dopo una protesta da parte di Mark Regev, ambasciatore d’Israele nel Regno Unito.

La calunnia del sangue (cioè di omicidio rituale) nel mondo cristiano risale all’anno 1144 nella città di Norwich, nel Regno Unito. Nel corso dei secoli è stata ripetuta in tutta Europa. Nel XV secolo nella città italiana di Trento se ne ebbe un famigerato esempio (il culto della presunta vittima, San Simonino da Trento, è stato abolito dalla Chiesa nel 1965, ndr). Scrive Raphael Israeli nel suo libro Blood Libel and Its Derivatives: The Scourge of Antisemitism (La calunnia del sangue e i suoi derivati: il flagello dell’antisemitismo): “I cristiani hanno introdotto la calunnia del sangue nel mondo islamico. Nel 1840, il console francese a Damasco e alcuni monaci affermarono falsamente che un prete cristiano di quella città, padre Thomas, era stato assassinato da ebrei che ne avevano usato il sangue. La calunnia fu promossa anche dai nazisti. La loro pubblicazione antisemita Der Stürmer pubblicò un numero speciale nel 1934. In prima pagina campeggiava l’illustrazione di un ragazzino tedesco disteso su un tavolo circondato da ebrei con lunghe barbe e treccioline che ne succhiavano il sangue”. Aggiunge Israeli, riguardo all’uso arabo della calunnia del sangue: “Mustafa Tlas, che è stato ministro della difesa siriano dal 1972 al 2004, ha avallato la calunnia dedicandovi la sua tesi di dottorato nella quale trattava la calunnia del sangue come se fosse un fatto storico, e non una menzogna antisemita”. Israeli fornisce molti altri esempi di uso arabo della calunnia.

Una versione postmoderna della calunnia del sangue sostiene che Israele uccide i palestinesi per riciclarne gli organi. Il 17 agosto 2009 la sezione culturale del maggiore quotidiano svedese, il socialdemocratico Aftonbladet, pubblicò un articolo a firma Donald Boström intitolato ” Våra söner plundras på sina organ” (“I nostri figli vengono depredati dei loro organi”) in cui l’autore riferiva “voci” secondo cui le Forze di Difesa israeliane ucciderebbero i palestinesi e ne trarrebbero gli organi per trapianti in combutta con l’establishment medico israeliano.

Lo storico Richard Landes afferma che attualmente “assistiamo a un risveglio delle teorie complottiste, e le società musulmane sono le più rilevanti nella produrle, diffonderle e crederle vere. La teoria complottista più nota è probabilmente quella secondo gli attacchi terroristici dell’11 settembre sarebbero stati perpetrati dagli stessi americani, o dal Mossad israeliano, e non dai jihadisti di al-Qaeda. Questa convinzione è ampiamente diffusa nelle élite in tutto il mondo musulmano”. Continua Landes: “Le teorie complottiste che provengono dal mondo musulmano sono accompagnate da un altro fenomeno sorprendente. In passato i complottisti incolpavano un nemico malvagio: gli ebrei, i lebbrosi, le streghe, i comunisti. Ora troviamo complottisti occidentali che accusano l’Occidente, per esempio per l’11 settembre, abbracciando le teorie paranoiche dei loro nemici. La sirena complottista postmoderna suona così: siamo noi i colpevoli, i nostri nemici sono innocenti”.

Le teorie complottiste del coronavirus mostrano che gli ebrei sono ancora una volta i primi ad essere accusati. Alla fine il virus si estinguerà, ma le teorie complottiste antisemite sopravviveranno.

(Da: jns.org, 31.3.20)