Primavera in Medio Oriente?

E solo martedì ed è già una settimana favolosa per la democrazia in Medio Oriente.

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

image_594Scrive Yediot Aharonot: Il successo di un movimento d’opinione arabo disarmato che riesce ad esprimere la sua protesta non violenta e a conseguire i suoi scopi è di per sé un grande cambiamento. Si tratta di un evento che potrebbe avere ampie ripercussioni in tutta la regione. Chi avrebbe mai pensato che la strada per liberare il Libano dal giogo siriano non sarebbe stata aperta da intrighi internazionali, bensì da masse di persone semplicemente stanche della situazione?

Scrive il Jerusalem Post: E’ solo martedì ed è già una settimana favolosa per la democrazia in Medio Oriente. Lunedì la forza dell’opinione pubblica ha buttato fuori il governo fantoccio filo-siriano a Beirut. Oggi i leader del mondo si sono riuniti a Londra per discutere un’agenda di riforme democratiche per i palestinesi… Ciò che è incoraggiante nella conferenza di Londra è che, almeno in linea di principio, dà nuova forza all’idea che i palestinesi non godono di un inalienabile diritto a creare una dittatura terroristica ai confini d’Israele. La questione è capire quando la dirigenza palestinese farà proprio questo concetto… La morale, oggi, è che i palestinesi e i libanesi, come gli iracheni e gli afgani, non sono immuni dall’umana aspirazione alla libertà. Il che significa che è giusto premere su Mahmoud Abbas (Abu Mazen) affinché porti alla sua gente libertà di stampa e di riunione e stato di diritto, sapendo che questi diritti saranno in definitiva la migliore garanzia per qualunque futuro di pace con Israele.

(Da: Yediot Aharonot, Jerusalem Post, 1.03.05)