Prime crepe nella posizione ufficiale europea verso Hamas

Parlamentari Hamas invitati a riunioni parlamentari Unione Europea e Consiglio dEuropa.

image_1132Se arriveranno a Bruxelles dei veri e propri rappresentanti di Hamas per partecipare alla riunione con il parlamento dell’Unione Europea in programma per la fine di marzo, “non verrà loro permesso di entrare nell’edificio”. È quanto hanno comunicato funzionari UE ai loro interlocutori israeliani. Ma l’affermazione potrebbe essere assai meno perentoria di quanto sembri.
Venerdì scorso il Jerusalem Post ha riferito che uno dei cinque membri del Consiglio Legislativo Palestinese che dovrebbero partecipare all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (EMPA) sarebbe Mahmoud Ahmad al-Ramahi, un anestesista di Ramallah, segretario generale del parlamento palestinese, che sebbene non sia iscritto a Hamas è stato tuttavia eletto in quanto candidato numero 8 della Lista Cambiamento e Riforma, cioè della lista di Hamas.
Fonti diplomatiche israeliane hanno detto che Israele non è entrato in questi dettagli nei colloqui con l’Unione Europea circa ciò che dovrebbe accadere se dovesse presentarsi alla riunione qualche parlamentare palestinese non membro di Hamas ma eletto nelle sue liste, un nodo che anche Israele porrebbe trovarsi ad affrontare sempre più spesso dal momento che Hamas tende a piazzare nelle posizioni chiave delle istituzioni dell’Autorità Palestinese guidata da Hamas dei “tecnici indipendenti” privi di un’affiliazione formale con l’organizzazione jihadista.
Fonti della UE hanno detto al Jerusalem Post che, giacché Ramahi non è iscritto a Hamas benché sia stato eletto nella lista di Hamas, la UE lo lascerebbe partecipare all’incontro. La UE tuttavia non ha ancora articolato ufficialmente la propria posizione in materia.
L’EMPA costituisce il livello parlamentare della Partnership Euro-Mediterranea, nota anche come Processo di Barcellona. Fondato nel 2003, l’EMPA riunisce 240 parlamentari, per metà in rappresentanza di paesi UE e per metà in rappresentanza dei partner mediterranei della UE (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia e Autorità Palestinese). Fonti diplomatiche israeliane spiegano che l’organismo è governato da regolamenti UE, e che la UE ha classificato Hamas come organizzazione terroristica per cui membri di tale organizzazione non dovrebbero partecipare ai suoi lavori.
Nel frattempo Israele sta lavorando attraverso canali diplomatici per far sì che l‘Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ritiri un invito fatto pervenire a un membro di Hamas a partecipare alla sua prossima sessione in programma per il mese prossimo a Strasburgo, in Francia. Mark Regev, portavoce del ministero degli esteri israeliano, dice che Israele è “fortemente amareggiato” per il fatto che la sottocommissione per il Medio Oriente dell’Assemblea parlamentare abbia invitato un membro di Hamas. “E’ uno schiaffo ai principi stessi su cui si fonda il Consiglio d’Europa – dice Regev – e cioè democrazia, diritti umani e stato di diritto. L’Europa stessa ha definito Hamas un’organizzazione terroristica, e questa offerta di legittimazione è in aperta contraddizione con la posizione adottata dal Quartetto (sponsor della Road Map) di cui anche Unione Europea e Russia fanno parte (con Usa e Onu)”. Il Quartetto ha fissato i tre principi che Hamas deve rispettare se vuole ottenere legittimazione internazionale: riconoscimento di Israele, rinuncia al terrorismo, accettazione degli accordi già firmati. Invitando membri di Hamas, dice Regev, il Consiglio d’Europa “non fa nulla di positivo”. Anzi, la mossa “dà legittimazione a una Hamas che non è cambiata, e ne rafforza le correnti più estremiste”.
Mentre l’EMPA è un organismo dell’Unione Europa, il Consiglio d’Europa non ha connessioni istituzionali con la UE.

(Da: Jerusalem Post, 19.03.06)