Primo ministro sotto inchiesta

Israele unico paese mediorientale in cui può avvenire, e gli arabi lo sanno

Da un editoriale di Yediot Aharonot

image_2252A proposito della reazione nel mondo arabo ai guai legali e, conseguentemente, politici del primo ministro israeliano Ehud Olmert, si può notare che, mentre i nazionalisti li vedono come l’ennesima prova della debolezza israeliana e gli appassionati di teorie cospirative vi intravedono biechi complotti anti-arabi di varia natura, per contro quasi tutti i veri riformisti arabi sono profondamente turbati perché sanno che da loro una cosa del genere non potrà mai avvenire. Vi è in questo, senza dubbio, una misura di invidia per Israele.
Questi riformisti costituiscono la corrente nel mondo arabo che va alimentata e sostenuta e su cui si deve contare: essa rappresenta la nostra speranza, giacché aspira a una riconciliazione con Israele in primo luogo in nome del cambiamento della società. Ma vede anche Israele come un modello, un fulcro di emulazione e di futura cooperazione.
Sì, dal nostro punto di vista, vi sono degli aspetti positivi persino in questa amara vicenda dei guai legali del primo ministro Olmert.

(Da: Yediot Aharonot, 14.09.08)