Professore giordano: dopo Haghia Sofia, sradicheremo le sinagoghe e butteremo gli ebrei a mare

I veri propositi dei Fratelli Musulmani e dell’islamismo politico

Ahmad Nofal, professore di diritto islamico all’Università di Giordania, ha difeso la recente decisione della Turchia di convertire il museo Hagia Sophia di Istanbul in una moschea dicendo che era stata una moschea per 500 anni prima che l'”ebreo dönmeh [convertito]” Mustafa Kemal Atatürk la trasformasse in un museo.

Nella puntata del 17 luglio del suo programma settimanale sulla tv Yarmouk dei Fratelli Musulmani giordani, Nofal ha affermato che “il collaborazionista” Atatürk era un “ebreo dönmeh di Grecia, non era nemmeno un turco, era un greco che viveva nel quartiere ebraico di Istanbul”.

Ahmad Nofal  ha poi aggiunto: “Se domani libereremo la Palestina, lasceremo intatte le sinagoghe ebraiche? No! Le sradicheremo insieme al loro popolo e li getteremo in mare, ad Allah piacendo, e avverrà presto”.

La Basilica di Haghia Sophia (Santa Sofia) venne eretta come chiesa cristiana nel 537 e.v. e tale restò fino al 1453 quando venne convertita in moschea dopo che i turchi ottomani conquistarono Costantinopoli (oggi Istanbul).

Nel 1934 Kemal Atatürk, padre fondatore della moderna repubblica turca, firmò una decisione del governo che designava la Basilica di Santa Sofia come museo. Nel 1985 il museo venne dichiarato  patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.

Con il termine turco dönmeh (o dunmeh) si indicano dei cripto-ebrei convertiti all’islam nell’Impero ottomano che si ritiene mantenessero il loro ebraismo in segreto.

Lo scorso 9 luglio, un’ora dopo che il Consiglio di Stato turco aveva annullato la decisione governativa del 1934, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha firmato un decreto che converte Haghia Sophia in moschea.  Secondo il quotidiano turco Yeni Şafak, durante la cerimonia Erdogan ha dichiarato che la “resurrezione di Haghia Sophia anticipa la liberazione di Masjid al-Aqsa [la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme] sulle orme della volontà dei musulmani di lasciarsi alle spalle i giorni duri”.

Vi sono tuttavia alcune voci musulmane contrarie alla mossa di Erdogan. Il professor Saad el-Din Helaly, dell’Università egiziana Al-Azhar, ha dichiarato il 13 luglio alla tv MBC Masr che l’annuncio “del governo dei Fratelli Musulmani in Turchia” rappresenta “un’escalation contro la civiltà umana” e danneggia i musulmani e l’islam se questi non prenderanno le distanze da quella scelta. “Tutti i popoli amanti della pace – ha aggiunto Saad el-Din Helaly – devono sapere che questa è la vera natura della Fratellanza Musulmana e dell’islam politico che, se dovessero prendere il potere: metteranno le mani sulle proprietà della gente dalla Cina all’America, e non solo in Spagna o Andalusia”.

(Da: jns.org, 21.7.20)