Qualcuno ascolterà il grido di dolore che si leva dai palestinesi sotto Hamas?

Grazie a una serie di video testimonianze senza precedenti, oggi il mondo intero può sentire la voce degli abitanti della striscia di Gaza che raccontano le loro sofferenze sotto la dittatura dei terroristi islamisti

Di Yoseph Haddad

Yoseph Haddad, autore di questo articolo

Sono passati più di quindici anni da quando il gruppo Hamas, designato come terrorista da Stati Uniti e Unione Europea, ha preso il controllo della striscia di Gaza, gettando (letteralmente ndr) dai tetti i palestinesi che non erano d’accordo.

Alcuni in Occidente si rendono conto che Hamas e i suoi capi sono terroristi islamisti che mirano a distruggere tutto ciò che l’Occidente e Israele rappresentano: valori democratici, libertà di parola e di stampa e, naturalmente, diritti delle donne e LGBTQ. Purtroppo, però, ben pochi nel mondo prestano attenzione alla penosa condizione in cui vivono gli abitanti di Gaza a causa di Hamas.

Adesso, grazie a una serie di video testimonianze senza precedenti intitolata Whispered in Gaza (“Sussurrato a Gaza”), il mondo intero può sentire la voce autentica degli abitanti palestinesi della striscia che, protetti dall’anonimato, raccontano com’è la loro vita sotto la dittatura terroristica che imperversa a Gaza. (E’ un progetto Center for Peace Communications in partnership con Times of Israel ndr).

Essendo io stesso un arabo israeliano che ha combattuto contro Hamas a Gaza, non mi sorprende ascoltare queste devastanti testimonianze relative a quella che so essere la vita degli abitanti di Gaza, ogni giorno, sotto Hamas. Eppure, per anni tantissimi al di fuori di Israele hanno continuato a non comprendere la barbarie e la crudeltà che i palestinesi di Gaza subiscono: non per mano di Israele, ma per mano dei loro stessi capi tirannici di Hamas.

Ma è difficile ignorare la verità quando gli stessi abitanti di Gaza parlano chiaro, senza censure. In queste clip si possono ascoltare i palestinesi che per la prima volta raccontano come Hamas rubi il denaro ai civili e alle imprese private, come reprima e imprigioni qualsiasi persona o gruppo che chieda cambiamenti politici e come, allo stesso modo della Repubblica Islamica d’Iran, alle donne non sia permesso cantare, ballare o persino tenersi per mano con un uomo in pubblico.

Adesso il mondo intero può ascoltare la voce autentica dei palestinesi della striscia di Gaza sotto Hamas, grazie alle video testimonianze della serie “Whispered in Gaza”

Raramente, se non mai del tutto, le Nazioni Unite e i suoi inviati, relatori e investigatori dicono qualcosa su come Hamas sfrutti i civili palestinesi come scudi umani nella sua guerra contro le Forze di Difesa israeliane. Ma ora che gli stessi civili palestinesi ci mettono a parte degli orrori della vita sotto Hamas, avrà qualcosa da dire il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres? Condannerà Hamas la relatrice speciale per i territori palestinesi, Francesca Albanese, o la sua ossessione anti-israeliana la renderà cieca di fronte alle sofferenze degli abitanti di Gaza sotto il gruppo terroristico islamista? E i Ministeri degli esteri di Regno Unito, Francia, Germania e altri paesi europei? Si prenderanno la briga di ascoltare la voce della gente di Gaza e ascoltare le sofferenze che devono sopportare vivendo sotto Hamas?

I video rivelano contro chi è che combatte Israele: non il popolo palestinese, ma un gruppo terroristico che non solo terrorizza i civili israeliani con i razzi, ma terrorizza anche il proprio popolo con l’oppressione quotidiana delle donne, proibendo la libertà di parola e il diritto di protesta e infestando Gaza con la corruzione e lo sfruttamento. Hamas domina la popolazione di Gaza privandola di diritti e libertà fondamentali.

Noi civili israeliani, e sì, anche noi arabi israeliani consideriamo tutto questo come una diretta minaccia contro di noi. Il terrorismo e l’estremismo che Hamas e i suoi alleati spargono nel mondo arabo colpiscono anche noi arabi. I razzi lanciati da Gaza non fanno discriminazioni fra arabi ed ebrei. Infatti, in quasi tutti i round di combattimenti tra Israele e Hamas vi sono stati arabi israeliani uccisi da Hamas in attentati terroristici o attacchi missilistici. Il terrorismo di Hamas fa del male sia agli ebrei che agli arabi israeliani, e l’ideologia di Hamas inculca nelle future generazioni di palestinesi a Gaza un odio irrazionale e pericoloso, e sete di violenza. Tristemente, molti palestinesi sono intrappolati sotto il brutale dominio di Hamas, motivo per cui queste testimonianze sono così potenti e importanti a livello globale.

In Israele le donne sono libere, centinaia di migliaia di persone protestano pacificamente ogni settimana contro il governo, i membri della comunità LGBTQ sono rispettati e apprezzati, i mass-media sono liberi di criticare o sostenere le politiche del governo. Ma queste storie personali che giungono da Gaza mostrano che a Gaza è tutto il contrario. I palestinesi sono soggiogati da Hamas giorno e notte, e lo dicono con le loro stesse parole.

Ora l’unica domanda che rimane è: qualcuno nel mondo libero ascolterà davvero? O la vita dei palestinesi conta solo quando si può cercare di incolpare Israele?

(Da: Jerusalem Post, 6.2.23)