Quale futuro per il Kadima

Il pubblico, stando ai sondaggi, è disposto a dare una chance al partito anche senza Sharon.

Da un editoriale del Jerusalem Post

image_1041Mentre i medici danno al paese un barlume di speranza sulle possibilità di Ariel Sharon di sopravvivere alla grave emorragia cerebrale che lo ha colpito, sebbene non siano ancora in grado di calcolare i danni permanenti che potrebbero derivarne, le manovre politiche attorno all’innegabile uscita dalla scena politica dell’uomo che era di gran lunga la figura predominante della vita nazionale israeliana sono avvenute in una sorprendete atmosfera di ordine e autocontrollo.
Le personalità che avevano seguito Sharon nel Kadima sembrano essersi strette in modo relativamente rapido attorno al primo ministro ad interim Ehud Olmert anziché lanciarsi in una corsa per la leadership del partito.
Resta da vedere se questa specie di autocontrollo sia destinato a continuare oltre il periodo dello shock e dell’apprensione, e se Olmert riuscirà a tenere insieme un partito che, alla tenera età di sei settimane, ha già perduto il suo fondatore e leader carismatico.
Il pubblico, stando ai sondaggi, è pienamente disposto a dare una chance al Kadima senza Sharon, ma questa disponibilità potrebbe dissolversi rapidamente se il Kadima non agirà come un partito coerente, che si batte unito per far eleggere il suo leader su una chiara piattaforma politica.

(Da: Jerusalem Post, 8.01.06)

Nella foto in alto: Shimon Peres ed Ehud Olmert (di spalle), del partito Kadima