Quando la cessione di terra a ebrei viene condannata come una trasgressione religiosa

Per l’Autorità Palestinese, la “giudaizzazione” del paese equivale a “tradire” Gesù e Allah ed è un reato passibile di ergastolo

Muwaffaq Matar, membro del Consiglio rivoluzionario di Fatah ed editorialista cristiano che collabora regolarmente col quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, ha scritto che i cristiani palestinesi capiscono “il pericolo della giudaizzazione” e “pertanto vedono come un tradimento di Gesù la vendita di terre palestinesi agli occupanti e ai colonialisti israeliani razzisti”.

Muwaffaq Matar: “Gesù, la pace sia con lui, è un palestinese nato a Betlemme. … I cristiani palestinesi hanno compreso il pericolo della giudaizzazione per la loro esistenza e per i loro luoghi santi. E sanno che il complotto sionista non si limita a giudaizzare solo i luoghi santi dei palestinesi musulmani. Pertanto vedono la vendita di terre palestinesi agli occupanti e ai colonialisti israeliani razzisti come un tradimento di Gesù, e ritengono che chiunque lo faccia non ha titolo per rappresentare la Chiesa né qualsiasi cittadino cristiano in Palestina”.
(Da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 27.12.20)

Muhammad Hussein, Mufti di Gerusalemme, alla tv dell’Autorità Palestinese: “Gesù è palestinese per antonomasia”

Dal canto loro, i palestinesi musulmani considerano tutta la Terra d’Israele come terra santa islamica, per cui il Gran Mufti dell’Autorità Palestinese e il Consiglio delle Fatwa mettono in guardia che tali vendite non sono solo contrarie alla legge dell’Autorità Palestinese, ma anche contrarie alla legge islamica.

“Chiunque venda proprietà immobiliari palestinesi al nemico è un traditore di Allah e del suo Messaggero, così come della sua religione e della sua patria”
(Da: tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, 23.10.14).

Il Gran Mufti ha ripetuto il concetto in una conferenza del 5 marzo 2020 intitolata “L’accordo del secolo [piano Trump] e la cessione di terre al nemico sotto una prospettiva religiosa”, durante la quale ha affermato che “la terra” è “proprietà della nazione islamica”, aggiungendo che chiunque venda terre al “nemico” deve essere ostracizzato e messo in guardia che non verrà sepolto in un cimitero musulmano.

“Riguardo alla vendita di terre e alla loro cessione al nemico, il Gran Mufti di Gerusalemme e dei Territori Palestinesi [e presidente del Consiglio Supremo delle Fatwa] sceicco Muhammad Hussein ha affermato che è vietato vendere terre all’occupazione o facilitare questi processi di acquisto tramite mediatori o simili, poiché questa terra è un waqf musulmano [patrimonio religioso inalienabile per la legge islamica] e proprietà della nazione islamica, per cui è vietato trasferirlo al nemico. Hussein ha spiegato che chiunque sia provato che vende terra, sarà proibito vendere o acquistare da lui e, se muore, non sarà purificato e non verrà sepolto nei cimiteri musulmani”.
(Da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 6.3.20)

La legge dell’Autorità Palestinese afferma che chiunque tenti di vendere terra a ebrei israeliani deve essere condannato a 5 anni di lavori forzati, e chiunque abbia effettivamente venduto terra a ebrei israeliani deve essere condannato all’ergastolo con lavori forzati. L’Autorità Palestinese, riferiva il quotidiano dell’Autorità Palestinese Al-Hayat Al-Jadida il 19 febbraio 2020, ha dato mandato alle sue forze di polizia di “adottare le misure più severe contro chiunque risulti provato che ha segretamente venduto o trasferito terre all’occupazione, o ha collaborato alla cosa”.

(Da: palwatch.org, 5.1.21)