Quando le foto alterano la realtà

Uno sguardo impietoso dietro le quinte del foto-giornalismo.

image_3257Ruben Salvadori è un giovane foto-giornalista italiano con doppia laurea in Relazioni Internazionali e Antropologia/Sociologia all’Università di Gerusalemme, che ha pubblicato un video in cui mostra quanto inattendibili possano essere molte “drammatiche” fotografie di guerra e guerriglia, a cominciare dal fatto che esse sono “inquinate” dalla presenza stessa della “tribù” dei fotoreporter e dall’influenza che essi esercitano, più o meno consapevolmente, sugli eventi che sono chiamati a documentare.
Salvadori ha documentato il fenomeno illustrando in modo obiettivo la routine dei foto-giornalisti che operano in Israele, e in particolare a Gerusalemme, e che si sentono tenuti a produrre ad ogni costo le foto “drammatiche” richieste da giornali e televisioni. Ne è nato un filmato prezioso, che ogni fruitore di informazione per immagini dovrebbe conoscere e meditare.
Quella che vi invitiamo a guardare cliccando sul link sottostante è la presentazione in italiano (8 minuti e mezzo) tenuta circa un mese fa dallo stesso Ruben Salvadori, del suo saggio fotografico “Dietro le quinte del fotogiornalismo”: un progetto premiato al concorso “Photodreaming” organizzato dalla Fondazione Forma, dove Salvadori è stato poi selezionato da Denis Curti, direttore di Contrasto (la maggiore agenzia fotografica in Italia, che rappresenta i fotografi Magnum e per cui lavorano i migliori fotografi italiani) per collaborare ad un servizio fotografico per la prestigiosa agenzia.

Il video (in italiano) si può vedere ai seguenti link:

EXPOSED: Photographer Reveals Market, Not Truth, Behind Conflict Images

(con un’intervista a Salvadori, in inglese)