Quanti arabi vivono a Gaza, in Cisgiordania (e in Israele)? E’ un conto complicato

Il demografo Della Pergola: Fra il mar Mediterraneo e il fiume Giordano gli ebrei sono ancora la maggioranza, ma è un vantaggio esiguo destinato a scomparire

Studenti ebrei e arabi all’Università di Gerusalemme

Determinare quanti arabi palestinesi vivono in Cisgiordania e nella striscia di Gaza può sembrare una questione relativamente semplice, ma non sembrano esistere cifre del tutto affidabili. L’Amministrazione israeliana nei Territori fa uso dei dati dell’Autorità Palestinese, che altri in Israele considerano discutibili. Gli istituti di ricerca vicini alla destra sostengono che quei dati sono sbagliati. La disparità tra le stime più piccole e quelle più grandi della popolazione araba palestinese nei Territori può arrivare fino a un milione di persone.

Gli ebrei costituiscono oggi circa l’80% della popolazione all’interno di Israele, ma questa percentuale precipita a poco più del 50% se si considerano anche i territori di Cisgiordania e striscia di Gaza. I sostenitori della soluzione a due stati avvertono che Israele è destinato a perdere rapidamente la maggioranza ebraica se non viene creato uno stato arabo palestinese al suo fianco. Altrimenti, avvertono, Israele cesserà di essere ciò per cui è nato e che è oggi: l’unico stato al mondo in cui una maggioranza ebraica può democraticamente governare se stessa.

Ecco perché ha suscitato vivaci polemiche l’affermazione, fatta martedì scorso dal vice capo dell’Amministrazione israeliana nei Territori, Haim Mendes, secondo cui sarebbero già più di 5 milioni gli arabi palestinesi che vivono nelle regioni di Cisgiordania e striscia di Gaza: sommati agli arabi che vivono in Israele equivarrebbero al numero totale degli ebrei. Invece, secondo alcuni esponenti della destra israeliana, il tempo e la demografia lavorano oggi a favore di Israele, il numero degli arabi palestinesi in Cisgiordania sarebbe più basso di quanto stimato, il loro tasso di crescita pure, per cui la “minaccia demografica” sarebbe un falso problema.

In un negozio di Gerusalemme

Per risolvere l’enigma, un punto da cui partire è l’Ufficio Centrale di statistica israeliano, che afferma che oggi vi sono 1,8 milioni di arabi che vivono all’interno di Israele, compresa Gerusalemme est (ed escluse Cisgiordania e Gaza). Ma proprio sugli arabi di Gerusalemme est sorge un problema. La Municipalità di Gerusalemme ha affermato nel 2016 che 316.000 arabi palestinesi hanno lo status di “residenti” nella città. Non sono cittadini israeliani (perché hanno scelto di non esserlo), ma hanno il diritto di votare alle elezioni municipali.

Quello stesso anno, il consulente della Municipalità per gli affari arabi, David Koren, ha detto a una Sottocommissione affari esteri e difesa della Knesset che ci sono anche diverse decine di migliaia di arabi palestinesi che vivono nella città, ma non sono registrati come residenti.

Mercoledì l’Ufficio Centrale di statistica dell’Autorità Palestinese ha pubblicato le sue cifre sul numero di arabi palestinesi in Israele, Cisgiordania e Gaza: vale a dire, in tutta l’area che si estende tra il mar Mediterraneo e il fiume Giordano. Secondo queste cifre (relative al 2017), nei Territori vivono 4,78 milioni di arabi palestinesi: 2,88 milioni in Cisgiordania (compresa Gerusalemme est) e 1,89 milioni nella striscia di Gaza. I palestinesi affermano inoltre che 1,53 milioni di arabi vivono in Israele, mentre le autorità israeliane parlano di 1,8 milioni di arabi israeliani.

L’Amministrazione israeliana nei Territori ha altre informazioni, basate sui dati del Registro della popolazione dell’Autorità Palestinese dai quali risulta che attualmente vi sono circa 3 milioni di arabi palestinesi in Cisgiordania e 2 milioni a Gaza. Tuttavia, la stessa Amministrazione israeliana prende con una certa prudenza le cifre dell’Autorità Palestinese spiegando che esse comprendono anche persone nate all’estero da genitori palestinesi e che non hanno mai vissuto in Cisgiordania, ma che l’Autorità Palestinese registra come palestinesi residenti nel proprio territorio. Altre obiezioni vengono da esponenti della destra israeliana che esibiscono documenti del Registro della popolazione palestinese che includono come viventi individui nati nel XIX secolo.

Il prof. Sergio Della Pergola

Le cifre reali della popolazione araba palestinese si collocano verosimilmente in una via di mezzo. Secondo il professor Sergio Della Pergola, autorevole demografo dell’Università di Gerusalemme, attualmente vi sono circa 6,9 milioni di ebrei fra il Mediterraneo e il Giordano contro 6,5 milioni di arabi.

Della Pergola conviene che le fonti palestinesi generalmente sovrastimano il numero di arabi palestinesi di circa 600.000 unità: metà di questi in realtà non esistono, mentre l’altra metà è dovuta al fatto che gli abitanti di Gerusalemme est, che sono già conteggiati da Israele, finiscono per essere contati due volte. Il tutto riduce il numero di arabi palestinesi che vivono in Cisgiordania, Gerusalemme est e nella striscia di Gaza a 4,7 milioni (dei quali 2,4 milioni in Cisgiordania). Secondo Della Pergola, l’errore di conteggiare due volte i residenti di Gerusalemme est (sia come palestinesi di Cisgiordania, sia come arabi israeliani) è l’argomento più forte che può mettere in campo la destra.

Vi sono poi altri dati che i palestinesi “non amano molto rendere pubblici – spiega Della Pergola – Una volta li ho visti e indicano che c’è un bilancio migratorio negativo”, vale a dire che sono di più gli arabi palestinesi che lasciando la regione di quelli che vi arrivano.

Ma la valutazione complessiva non cambia di molto. Nell’intera regione fra mar Mediterraneo e fiume Giordano gli ebrei sono ancora la maggioranza, ma è una maggioranza esigua che Della Pergola stima intorno al 52%: un divario destinato verosimilmente a chiudersi entro i prossimi 15-20 anni. A maggior ragione tenendo presente che, se è vero che i tassi di natalità di ebrei e arabi sono sempre più vicini (soprattutto a causa degli alti tassi di fertilità tra gli ebrei ultra-ortodossi), d’altra parte la popolazione araba è molto più giovane. “Queste sono le cifre – ha detto Della Pergola all’Associated Press – Ad alcuni possono non piacere, e quindi dicono che sono inesatte. Ma sinceramente mi pare un atteggiamento un po’ infantile”.

(Da: YnetNews, Ha’aretz, 27-28.3.18)