Rapporto francese: Lantisionismo estremo tende a giustificare gli atti di antiebraismo

Quando si dice 'Israele è nazista', si legittima ogni forma di violenza, in Francia e in Medio Oriente.

image_411In Francia, nei primi nove mesi del 2004 si sono registrati più atti e minacce contro ebrei o luoghi ebraici che in tutto il 2003.
Da gennaio a settembre la polizia francese ha registrato 123 azioni violente razziste o xenofobe e 294 minacce. Nello stesso periodo, sono stati registrati 164 atti e 594 minacce specificamente contro gli ebrei.
Praticamente scomparsi negli anni ’90, a partire dal 2000 gli atti violenti a carattere antisemita sono diventati largamente maggioritari nel campo più generale delle violenze a sfondo razzista.
Dati non nuovi per i francesi, che hanno assistito – in particolare nello scorso marzo ed aprile – ad una forte ondata di azioni violente e minacce contro i concittadini ebrei o i loro luoghi di culto.
Ciò che è in parte nuovo – e che sta suscitando forti polemiche a Parigi – è la lettura di questi dati fatta da Jean- Cristophe Rufin, scrittore, già vicepresidente di Medici Senza Frontiere, al quale il governo aveva chiesto di indagare su origine e personalità degli autori di questi fatti e sulle possibili risposte a una situazione così preoccupante.
In un rapporto di una cinquantina di pagine, Rufin punta l’attenzione in particolare sull’antisemitismo, il fenomeno che lo preoccupa maggiormente. E rileva che gli autori di questi atti non sono più soltanto giovani di estrema destra o maghrebini. Anzi, la maggior parte è costituita da giovani che, accomunati da ”mancanza di punti di riferimento, frustrazione sociale ed incapacità di gestire il loro rapporto con la modernità”, individuano gli ebrei come nemici.
Secondo Rufin il pericolo è proprio questo ‘”nuovo antisemitismo” attuato da giovani che non hanno alcun legame con la questione arabo-israeliana, ”che rende già meno ‘naturale’ la loro eventuale identificazione con la causa palestinese”.
A ciò si aggiungono poi forme “sottili” di antisemitismo, come l’antisionismo estremista: “Questo antisemitismo moderno – osserva Rufin – è nato alla confluenza di lotte anticoloniali, antiglobalizzazione, antirazziste, terzomondiste ed ecologiste, ed è fortemente presente all’interno di un’area di estrema sinistra no-global e verde”. E ancora: “Legittimando la lotta armata dei palestinesi, qualunque ne sia la forma, l’antisionismo estremista, amalgamato a tematiche alle quali i giovani sono sensibili (ecologia, povertà nel terzo mondo) tende a legittimare le azioni commesse anche in Francia”.
Rufin appare assai convinto:”Quando si utilizzano dei paragoni violenti, quando si dice ‘Israele è razzista, Israele è nazista’, si legittima ogni forma di violenza, qui (in Francia) e laggiù (in Medio Oriente). Penso che vi siano gravi responsabilità”.
In Francia vivono oggi circa 500mila ebrei e 5 milioni di musulmani, che rappresentano le più consistenti comunità ebraica e musulmana in un paese europeo.

(Da: Ansa, Ha’aretz, 19.10.04)