Razzi da Gaza su Sderot: completamente bruciata una fabbrica di vernici

Uno dei feriti aveva avuto la casa colpita da un razzo palestinese nel 2012

Yaron Shadadi , uno dei quattro israeliani rimasti feriti sabato sera dall’incendio di una fabbrica di vernici di Sderot causato da un razzo palestinese sparato dalla zona di Beit Hanoun della striscia di Gaza, è già suo malgrado un “veterano” delle distruzioni provocate dai lanci di razzi dei terroristi. Nel novembre 2012, durate l’operazione anti-Hamas “Colonna di nube difensiva”, la casa di Shadadi era stata centrata in pieno da un razzo palestinese, fortunatamente senza causare vittime. Sabato scorso Yaron Shadadi stava passeggiando col suo cane nei pressi della fabbrica. “Vivo da queste parti – racconta – e stavamo camminando sul marciapiede a un centinaio di metri dalla fabbrica, circa mezz’ora dopo il lancio del razzo. Improvvisamente c’è stata un’esplosione nella fabbrica e le fiamme hanno cominciato ad aumentare. Una specie di palla di fuoco è volata a una distanza di 200 metri dall’impianto e un’improvvisa onda di calore mi ha investito. L’esplosione mi ha buttato per terra ustionandomi alle mani e ai piedi”. Come gli altri feriti, Yaron Shadadi è stato curato al Centro medico Barzilai della vicina Ashkelon.

Yaron Shadadi in ospedale

Yaron Shadadi in ospedale

Anche Yoni Avraham era nella zona, in compagnia di un amico. “Ho sentito un’esplosione pazzesca – dice – ho pensato che ci fossero dei feriti e sono accorso per dare una mano. Mi sono avvicinato per vedere se ci fosse qualcuno, e intanto facevo allontanare dei ragazzini che si erano arrampicati per guardare dentro. Vi erano diverse piccole esplosioni e all’improvviso c’è stata un’esplosione pazzesca che ha scagliato in aria una bombola di gas, ustionandomi le mani e il collo”. Il suo amico, che era rimasto in macchina, ricorda d’aver visto una latta volare per aria: “E’ volata come un razzo, passando sopra la mia testa. Una cosa terrificante”.

L’incendio causato dal razzo palestinese ha provocato la completa distruzione della fabbrica di vernici, ha detto il  proprietario: “L’impianto è raso al suolo. Al momento stiamo cercando di valutare l’esatta entità dei danni. Per fortuna era sabato e non c’erano tutti i lavoratori”.

L’incendio ha innescato diverse esplosioni secondarie dei contenitori di vernice e ci sono volute dieci squadre di soccorritori e vigili del fuoco per impedire che il fuoco si propagasse alle fabbriche vicine. I quattro operai che si trovavano all’interno sono riusciti a sfuggire alle fiamme, ma due di loro, rispettivamente di 23 e di 59 anni, hanno dovuto ricorrere alle cure del Centro medico Barzilai per ustioni leggere. L’incendio è stato completamente domato solo dopo due ore.

Poco dopo, un altro razzo palestinese si abbatteva in un campo delle stessa zona, mentre continuava a suonare l’allarme nelle aree di Sderot e Hof Ashkelon. “Eravamo fuori quando è suonata la sirena – racconta Noy, un abitante di Sderot – Ma quando si è messa a suonare, i razzi già cadevano. Non c’è stato abbastanza tempo”. Un paio d’ore più tardi altri due razzi palestinesi si sono abbattuti su aree non edificate di Sdot Negev.

La casa dei Shadadi colpita da un Qassam palestinese nel 2012

La casa dei Shadadi nel 2012, colpita da un Qassam palestinese

Gli attacchi di sabato sono stati rivendicati dall’ala militare dei Comitati di Resistenza Popolare.  Venerdì sera, sei razzi palestinesi erano stati sparati da Gaza verso il territorio israeliano, oltre a un colpo di mortaio esploso nei pressi della recinzione di confine tra Gaza e Israele. Due razzi erano stati abbattuti dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”, gli altri quattro erano caduti su zone non edificate nell’area di Eshkol.

In tutto sono più di 30 i razzi palestinesi che sono stati lanciati dalla striscia di Gaza contro Israele dall’inizio delle operazioni di ricerca dei tre adolescenti Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar sequestrati circa due settimane fa in Cisgiordania. Di questi razzi lanciati sino a domenica mattina, 24 si sono abbattuti all’interno di Israele e almeno sette sono stati intercettati in tempo sopra importanti agglomerami civili dal sistema di difesa antimissile “Cupola di ferro”.

“Gli abitanti della città non sono intimoriti dalle vili azioni di terroristi che da Gaza sparano razzi sulla popolazione civile – ha dichiarato il sindaco di Sderot, Alon Davidi – Ci manteniamo forti per dare al primo ministro, al ministro della difesa e alle Forze di Difesa il pieno sostegno di cui hanno bisogno per condurre l’operazione volta a riportare a casa i ragazzi rapiti (in Cisgiordania) e ripristinare l’ordine e la calma”.

“Stiamo operando per riportare la calma nel sud del paese – ha detto il ministro della difesa Moshe Ya’alon – Non tollereremo i tentativi da parte delle organizzazioni terroristiche della striscia di Gaza di stravolgere la vita quotidiana dei cittadini israeliani e, come nei giorni scorsi, reagiremo con determinazione contro i terroristi che fanno fuoco su Israele”.

(Da: YnetNews, 28-29.6.14)