Ricerca israeliana: il fumo delle sigarette trasforma la saliva da amica in nemica
Una ricerca condotta da alcuni scienziati israeliani dimostra che fumare tabacco distrugge le molecole protettive della saliva, trasformando quest’ultima in un pericoloso cocktail di sostanze chimiche che aumentano il rischio di cancro alla bocca.
Generalmente, la saliva fa da cuscinetto protettivo tra le tossine e il rivestimento della bocca, poichè contiene importanti enzimi che combattono e neutralizzano le sostanze dannose. Inoltre, le nostre ghiandole salivari, situate sotto la lingua e vicino alla mascella inferiore, contengono un enzima digestivo detto “amylase” che si trova nella saliva, il quale inizia a decomporre alcuni carboidrati (amidi e zuccheri) del cibo prima ancora che esso lasci la bocca.
La nuova ricerca effettuata da una squadra di scienziati del Technion – Istituto israeliano di tecnologia di Haifa – e pubblicata sul British Journal of Cancer, dimostra che le sostanze chimiche contenute nel fumo del tabacco unite alla saliva producono un effetto devastante. Esse distruggono i componenti protettivi della saliva, lasciando un miscuglio corrosivo che danneggia le cellule della bocca e rischia di farle diventare cancerogene.
“Essenzialmente, la nostra ricerca dimostra che, una volta esposta al fumo della sigaretta, la saliva subisce un effetto che la trasforma da Dott. Jekyll in Mr. Hyde. Anzichè proteggere il corpo, essa ne diventa il nemico,” ha dichiarato il Dott. Rafi Nagler, co-direttore del progetto, a Israel21c.
“La nostra saliva normalmente sana, non solo perde le sue qualità benefiche, ma si trasforma in traditrice e aiuta a distruggere le cellule della bocca e della cavità orale. Il fumo delle sigarette non solo è nocivo in sè, ma può rivoltare il corpo contro sè stesso,” ha aggiunto.
Nagler, che opera anche nel dipartimento di chirurgia massillofacciale dell’ospedale Rambam di Haifa, studia la saliva dall’epoca del suo dottorato di ricerca compiuto a Washington DC, nei primi anni ’90.
“Ho concentrato la mia attenzione sulla ricerca di una risposta alla domanda posta per la prima volta nel 1911, quando si iniziò ad usare le radiazioni per la cura dei pazienti malati di cancro. Perchè quando le radiazioni erano dirette verso la testa e il collo, le ghiandole salivari venivano distrutte in poco tempo? Questo è il motivo per cui le persone sottoposte a questo tipo di radiazioni soffrivano di secchezza alla bocca per il resto della loro vita.”
Nagler ha scoperto che l’esposizione delle maggiori ghiandole salivari a radiazioni ionizzanti causa spesso severe alterazioni nella struttura e nella funzione delle ghiandole stesse. Dopo essere tornato in Israele nel 1992 e aver iniziato ad insegnare presso il Technion, Nagler ha continuato le sue ricerche sull’argomento in collaborazione con il Prof. Abraham Resnick.
“Nel corso della ricerca con il Prof. Resnick, abbiamo deciso di esaminare il rapporto tra fumo e saliva. Sappiamo che la maggior parte dei casi di cancro orale sono dovuti al fumo delle sigarette e, nel caso di culture come quelle dell’Asia sud-orientale, dalla masticazione di tabacco. Sia il fumo delle sigarette che la masticazione del tabacco si concentrano nella regione della cavità orale e della faringe, fatto questo che ci ha indotti a realizzare che il loro denominatore comune fosse rappresentato dalla saliva. Ci siamo dunque chiesti ‘cosa succede quando il fumo incontra la saliva?’”
Fumare e bere sono le due principali cause di cancro alla testa e al collo o cancro orale – detto cancro orofaringeo (OP) – che comprende il cancro a labbra, bocca, lingua, gengive, laringe e faringe. Quasi 400,000 nuovi casi di malattia vengono diagnosticati ogni anno nel mondo, per la maggioranza nei paesi in via di sviluppo. Meno del 50% dei casi sopravvive al quinto anno di malattia. Secondo Nagler, il cancro orofaringeo è la malignità di testa e collo più diffusa e costituisce il 2-4% di tutti i nuovi cancri. E’ principalmente causato dall’esposizione al tabacco.
Lo studio di Nagler e Resnick ha ricreato gli effetti del fumo delle sigarette sulle cellule cancerogene della bocca. Metà dei campioni di cellule sono stati esposti al fumo di sigarette e l’altra metà ad un miscuglio di saliva e fumo di sigarette. Le cellule cancerogene sono state adoperate per valutare rapidamente se il miscuglio di saliva e fumo accelerasse lo sviluppo del cancro. Lo studio ha rivelato che più le cellule della bocca erano esposte alla saliva contaminata, più esse venivano danneggiate. Il fumo distruggeva anche vari componenti della saliva, compresi quelli protettivi come il perossido, il più importante enzima antiossidante salivario.
Secondo Nagler, questa sinergia negativa è basata su una reazione fra
metalli attivi della saliva e radicali liberi a reazione lenta del fumo
delle sigarette, che porta alla produzione di radicali liberi idrossili
altamente attivi.
“I radicali idrossili sono i più pericolosi e letali. Essi attaccano le molecole biologiche in un decimo di secondo,” ha dichiarato Nagler.
Nagler e i suoi colleghi confidano nelle possibilità della ricerca di aprire nuove strade allo sviluppo di migliori cure che prevengano il cancro orale.
“La maggior parte della gente troverà scioccante che il miscuglio di saliva e fumo sia più letale per le cellule della bocca del solo fumo,” ha dichiarato.
Jean King, direttore del Tobacco Control for Cancer Research UK, al quale appartiene il British Journal of Cancer, ha dichiarato, “questa comprensione del modo in cui il cancro della bocca può svilupparsi, offre ai fumatori ulteriori motivi per tentare di smettere. La gente è consapevole del nesso che intercorre tra fumo e cancro ai polmoni e questa ricerca aggiunge un’inconfutabile prova del danno che il fumo può provocare anche alla bocca.”
(Da: Israel21c, 06.06.04)