Rimosso (e spostato) un tratto di barriera anti-terrorismo

Un muro inamovibile? Un confine definitivo? Una scusa per annettere terre palestinesi? Tutta propaganda. Lo dimostra quanto e' accaduto domenica

image_46Un muro inamovibile? Un confine definitivo? Una scusa per strappare altre terre ai palestinesi? Tutta propaganda: Israele costruisce e, se possibile, rimuove e sposta la barriera unicamente per difendersi dal terrorismo. Lo dimostra quanto è accaduto domenica 22 febbraio.
Nello stesso giorno in cui, per tragica coincidenza, a Gerusalemme l’ennesimo attentatore suicida palestinese faceva strage di civili israeliani, Israele ha avviato i lavori per la rimozione di un tratto di circa 8 km di barriera anti-terrorismo gia’ costruita a est del villaggio di Baka al-Sharkiyeh, a nord di Tulkarem. Le Forze di Difesa israeliane hanno spiegato che la rimozione del tratto di barriera e’ stato reso possibile dalla costruzione di un tratto diverso, nella stessa zona, ancora piu’ vicino alla Linea Verde (ex linea armistiziale fra Israele e Giordania dal 1949 al 1967).
“La decisione e’ stata preso tempo fa – ha spiegato il generale Amos Yaron – e non ha alcuna connessione con l’inizio delle audizioni alla Corte dell’Aja. Ovviamente studiamo diversi tracciati possibili per la barriera anti-terrorismo sulla base di varie considerazioni, ma il criterio principale e’ quello della sicurezza”.
Il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom ha dichiarato domenica mattina che in ogni caso la costruzione della barriera continuera’ sulla base di considerazioni di sicurezza e di opportunita’ del tutto indipendenti dal procedimento alla Corte dell’Aja. “E’ una misura puramente difensiva, che ha lo scopo di prevenire gli attentati terroristici che subiamo ininterrottamente da piu’ di tre anni” ha detto Shalom.
Autorita’ della difesa israeliana hanno spiegato venerdi’ che la parte di barriera finora completata comporta la presenza di 14.000 palestinesi ad ovest della barriera stessa. Con lo spostamento del tracciato all’altezza dei villaggi di Baqa el-Sharkiya e Hirbat Gabara, solo 3.500 palestinesi resteranno a ovest della barriera, per lo piu’ concentrati nella zona di Kafr Barta’a, che si trova a cavallo della Linea Verde.

(Da: Globes, Jerusalem Post, 20-22.03.04)