Ripresa economica in Cisgiordania

Grazie al coordinamento con Israele e alla lotta contro Hamas

image_2332Il nuovo coordinamento militare fra le due parti e la determinazione dell’Autorità Palestinese di imporre un giro di vite a Hamas hanno portato, nel corso dell’ultimo anno, a una ripresa economica senza precedenti in Cisgiordania. È quanto emerge da un rapporto interno del ministero della difesa israeliano che il Jerusalem Post ha potuto vedere lunedì scorso.
Preparato dall’Amministrazione del Territori delle Forze di Difesa israeliane, il rapporto cita fra l’altro il calo del 3% dall’inizio dell’anno del tasso di disoccupazione fra i palestinesi di Cisgiordania, oggi al 16%, e l’aumento del 24% del salario medio giornaliero, dai 70 shekel (14 euro) del 2007 agli 86,9 shekel (17,4 euro) attuali. I dati sono stati raccolti nei mesi scorsi da una varietà di fonti, compresi gli uffici della stessa Autorità Palestinese e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite.
Dall’inizio dell’anno, grazie al calo della minaccia terroristica da questo settore, le Forze di Difesa israeliane hanno potuto rimuovere 113 tra posti di blocco e ostacoli fisici alla circolazione sulle strade un po’ in tutta la Cisgiordania, permettendo movimenti molto più agevoli fra le città palestinesi.
Secondo i funzionari dell’amministrazione israeliana, lo slancio economico in Cisgiordania è frutto di una serie di fattori, ma principalmente sarebbe dovuto al migliorato coordinamento fra Israele e Autorità Palestinese, unito alla decisione del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di sostenere un energico sforzo per fermare la crescita di Hamas in Cisgiordania.
“Da una parte – sottolinea un funzionario – c’è la politica israeliana di favorire la separazione fra la striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, e la Cisgiordania, migliorando in quest’ultima la realtà della cose sul terreno. Dall’altra c’è l’Autorità Palestinese che vede in gioco la propria stessa sopravvivenza e capisce di dover contrastare gli elementi che possono scalzare il suo potere, come Hamas e Jihad Islamica”. A dimostrazione di questo sforzo, il funzionario menziona lo schieramento a Jenin, Hebron, Nablus e presto a Betlemme di forze dell’Autorità Palestinese recentemente addestrate.
All’aumento dei salari si è aggiunto di recente il buon esito del raccolto delle olive che ha conosciuto un vero e proprio boom, passando dai 200 milioni di shekel di incasso del 2007 ai 517,5 milioni del 2008. Le fonti militari dicono che, in questo caso, il coordinamento fra forze israeliane e forze palestinesi non è stato l’unico fattore – tradizionalmente si alternano annate buone e annate cattive – ma certamente ha contribuito ad un incremento così vistoso.
Un incremento del 10% si è registrato anche nel numero di lavoratori palestinesi impiegati negli insediamenti israeliani (dai 23.000 del 2007 ai 26.000 del 2008) e nel numero di permessi di lavoro in Israele rilasciati a lavoratori palestinesi di Cisgiordania: 23.000 contro i 21.000 dell’anno scorso.
Il coordinamento per la sicurezza con l’Autorità Palestinese ha effettivamente registrato dei livelli record, riferisce il rapporto che cita ad esempio i 247 incontri fra ufficiali israeliani e dell’Autorità Palestinese tenuti nel corso del 2008, e l’apertura di 20 stazioni di polizia palestinesi distribuite su tutto il territorio di Cisgiordania: una presenza che favorisce ordinate attività economiche sia nelle aree rurali che in quelle urbane.
Su richiesta dell’Autorità Palestinese, Israele ha approvato lo schieramento di forze di polizia palestinese nella città di Hebron, nello sforzo di contrastare le strutture terroristiche di Hamas nella città: è sulla base di questa riuscita esperienza che attualmente si discutono le modalità per permettere il rafforzamento delle forze dell’Autorità Palestinese anche a Betlemme, in vista delle festività cristiane di fine mese.

(Da: Jerusalem Post, 2.12.08)

Nella foto in alto: 28 maggio 2008, ingresso a Gerico, in coordinamento con le Forze di Difesa israeliane, delle forze dell’Autorità Palestinese addestrate per tre mesi in Giordania con finanziamenti Usa.