Saddam voleva il bombardamento chimico di Israele

E fece trasferire le armi di sterminio irachene in Siria.

image_1071“Saddam Hussein mi ordinò personalmente di equipaggiare aerei da guerra con bombe chimiche per gettarle su grandi centri abitati israeliani”. Non è che una delle rivelazioni fatte dal generale Georges Sada, 65 anni, cristiano, già numero due delle forze aeree irachene, in una serie di conferenze e interviste tenute nei giorni scorsi in vista della imminente uscita del suo libro “I segreti di Saddam”.
Sada, che è stato anche consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro iracheno ad interim Ayad Allawi, afferma anche che due piloti civili iracheni, coi quali dice di essere in rapporti di amicizia e confidenza, gli hanno raccontato d’aver trasferito armi chimiche irachene verso la Siria prima dell’inizio dell’invasione anglo-americana del 2003.

A proposito del piano di bombardare le città israeliane con armi chimiche, Sada ha dichiarato in una recente conferenza d’aver ricevuto istruzione direttamente da Saddam di equipaggiare 96 aerei da combattimento di produzione russa con armi di distruzione di massa. Saddam gli diede questi ordini alla presenza di un certo numero di altre personalità dell’establishment della difesa. Secondo il racconto di Sada, fu lui a convincere Saddam che gli iracheni non erano in grado realizzare una tale missione, domandandogli di non lanciare il bombardamento chimico su Israele. Sada dice d’aver spiegato a Saddam che i piloti iracheni volavano “alla cieca” mentre quelli israeliani “hanno gli occhi”, riferendosi a una strumentazione avionica più sofisticata capace di individuare gli aerei nemici prima che giungano sull’obiettivo.

Inoltre, in un’intervista rilasciata al Sun di New York, Sada ha detto che l’Iraq ha trasferito armi di distruzione di massa in Siria prima dello scoppio della guerra, usando aerei civili trasformati in cargo. “Vi sono armi di distruzione di massa che sono passate dall’Iraq alla Siria. Devono essere trovate e riportate in mani sicure” ha detto il generale iracheno, aggiungendo di confidare che siano state rilevate.
Stando al racconto fatto da Sada al Sun, i due piloti che trasportarono le armi di distruzione di massa dall’Iraq in Siria lo hanno avvicinato a metà 2004, dopo la cattura di Saddam da parte delle truppe americane. “Li conosco molto bene – ha spiegato Sada – Sono miei buoni amici, ci fidiamo a vicenda. Siamo amici in quanto piloti”. Sada non ha voluto rivelarne i nomi, dicendo che temono per la propria sicurezza, e si è limitato a dire che oggi lavorano per altre compagnie aeree civili fuori dall’Iraq.
Le brigate della Guardia Speciale Repubblicana, continua il racconto riferito da Sada, caricarono gli aerei di materiale comprendente anche “barili gialli con teschio e ossa incrociate su ciascuno”. I piloti hanno riferito che c’era anche un convoglio di camion via terra. I voli, 56 in tutto, attirarono poca attenzione perché si pensava che fossero voli civili che portavano aiuti dall’Iraq alla Siria, che aveva subito un’alluvione per il crollo di una diga nel giugno 2002. Sada ha raccontato che l’ufficiale responsabile del trasferimento delle armi era un cugino di Saddam Hussein chiamato Ali Hussein al-Majid, noto anche come “Ali il Chimico”. L’ufficiale siriano responsabile della ricezione delle armi proibite era un cugino del presidente siriano Bashar Assad, noto coi nomi di generale Abu Ali, Abu Himma o Zulhimawe.
Durante un’intervista al Sun nell’aprile 2004, venne chiesto al vice presidente Usa Cheney se pensasse che le armi di distruzione di massa irachene fossero state trasportate in Siria. Cheney si limitò a rispondere d’aver visto questi rapporti.

(Da YnetNews: 28.01.06)