Scienziati israeliani riparano tendini e legamenti con cellule staminali adulte

Israele è in proporzione il primo al mondo per pubblicazione di ricerche sulle staminali, e i risultati si vedono

image_1157Nuove ricerche compiute all’Università Ebraica di Gerusalemme mostrano che le cellule staminali adulte potranno un giorno essere usate per formare nuovi tessuti di legamenti o di tendini, il che è certamente una buona notizia per gli atleti che tendono a sforzarli troppo. Negli Stati Uniti, oltre 200.000 persone subiscono ogni anno la riparazione dei tendini e dei legamenti, che di solito consiste in un trapianto di tessuto o in protesi sintetiche, ma nessuna delle due tecniche si è rivelata una buona soluzione a lungo termine.
Il Journal of Clinical Investigation riporta che il prof. Dan Gazit ed i suoi colleghi del laboratorio di biotecnologia dello scheletro alla facoltà di Medicina Dentistica dell’Università di Gerusalemme hanno fatto in modo che le cellule staminali mesenchimali (MSC), che risiedono nel midollo osseo e nei tessuti grassi, producano una proteina chiamata Smad8 ed un’altra chiamata BMP2. Iniettate in ratti con il tendine di Achille rotto, queste cellule staminali non solo sono sopravvissute, ma sono state attirate al luogo della lesione per aiutare a riparare i tendini.
Dwight A. Towler e Richard Gelberman, della Scuola di Medicina dell’Università di St.Louis, Missouri, hanno dichiarato che, “data la nostra limitata comprensione di come le MSC diventino tecnociti, il recente progresso dimostrato in questi studi è alquanto notevole e può essere potenzialmente utile in un approccio terapeutico su base cellulare alle lesioni muscolo-scheletriche”.

Israele primo al mondo per pubblicazioni pro capite di ricerche sulle staminali

Gli scienziati israeliani hanno pubblicato il maggior numero al mondo di articoli pro capite di ricerca sulle staminali, con 113 articoli per ogni milione di cittadini tra il 2000 ed il 2004, secondo un’indagine del Scientist.
Raphael Ball, autore dello studio, ha detto al Scientist che la massiccia produzione su base pro capite in Israele e in altre piccole nazioni indica un forte impegno nazionale verso la ricerca sulle staminali, oltre ad un buon uso delle risorse scientifiche e finanziarie. Benché gli Stati Uniti siano in testa come volume di pubblicazioni, essi sono solo al sesto posto nel mondo quando si giudichi su base pro capite.
Dov Zipoli, del Dipartimento di Biologia Molecolare delle Cellule all’Istituto Weizmann per la Scienza, dice che la forza di Israele nella ricerca sulle staminali risale agli anni ’60, quando Israele sviluppò “studi pionieristici” sulle staminali del midollo osseo. Inoltre, il governo israeliano sostiene finanziariamente la ricerca sulle staminali e, a differenza dagli USA, non pone restrizioni ai ricercatori.

(Da: www.israel21c, 7.04.06)